Biblioteca (lettura pubblicata dalla BBT the bhaktivedanta book trust international)



Ritorno a Krishna

La rivista del movimento Hare Krishna

volume 4 n. 7/8

luglio-agosto 1992

Dio è luce. L'illusione è tenebre. Dove c'è Dio non c'è illusione.















Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

Fondatore Acarya dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

Srila Prabhupada arrivò dall'India in Occidente nel 1965, all'età di sessantanove anni, per soddisfare la richiesta del suo maestro spirituale: insegnare la Coscienza di Krsna in Occidente.
In dodici anni ha pubblicato più di settanta volumi di traduzione e commenti degli antichi testi classici vedici.
I suoi libri, ora disponibili anche nella versione italiana e in altre cinquanta lingue, sono stati adottati come testi di studio nelle maggiori università del mondo.
Viaggiando in Europa, America, Australia, Asia e Africa, Srila Prabhupada ha strutturato questo movimento in una confederazione mondiale di asrama, scuole, templi, centri culturali e comunità agricole.
Ha lasciato questo mondo nel 1977 a Vrndavana, in India, il luogo più caro a Sri Krsna.
I suoi discepoli portano avanti il movimento a cui egli ha dato vita.















La Rivista del Movimento Hare Krishna

RITORNO
A KRISHNA

FONDATA NEL 1944

FONDATORE (sotto la direzione di
Sua Divina Grazia Sri Srimad
Bhaktisiddhanta Sarasvati Prabhupada)
Sua Divina Grazia
A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

DIRETTORE RESPONSABILE:
A. D'Ambrosio  Ali Krsna devi dasi

REDATTORE CAPO:
Parabhakti devi dasi

HANNO COLLABORATO: bhaktin Donatella, Gopi Priya devi dasi, bhaktin Nicoletta

AMMINISTRAZIONE:
Nimai Pandita dasa

ABBONAMENTI:
Dananistha devi dasi

PRONUNCIA. La translitterazione dei termini sanscriti contenuti in questa rivista è stata eseguita secondo un metodo adottato internazionalmente. La a si pronuncia a chiusa. La a si pronuncia a, aperta e lunga. La i si pronuncia i lunga. La u si pronuncia u lunga. La j si pronuncia g dolce. La r si pronuncia ri. La s si pronuncia sc (come in scena), altrettanto s ma più sibilante. La h è sempre aspirata. Krsna si pronuncia Krishna (il suono sc è dolce); Caitanya si pronuncia "Ciaitanya".

NOMI SPIRITUALI. I membri dell'I.S.K.CON., l'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krsna, ricevono uno dei nomi di Krsna o di un Suo grande devoto seguito dal suffisso dasa (dasi per le donne) che significa "servitore". Per esempio il nome Krsna dasa significa "servitore di Krsna".

ABBONAMENTI. Per informazioni sugli abbonamenti scrivere a:
B.B.T. Italia  Ufficio Abbonamenti - Strada Bonazza 12
50028 Tavarnelle Val di Pesa FI
Tel. 055/8076414, Fax 055/8076630

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RITORNO A KRISHNA  Pubblicazione mensile registrata presso il tribunale di Milano n° 199 del 13/03/89

VOL. 4 N. 7/8 - luglio-agosto 1992

Bhaktivedanta Book Trust Italia

Strada Bonazza 12  50028 Tavarnelle Val di Pesa - FI

FOTOLITO: F.C.M.  Marcallo Con Casone (MI)

STAMPA: Grafiche Cometa - Magenta










CALENDARIO VAISNAVA
Sri Gaurabda 506  1992/93 d. C.
Luglio/Agosto 1992

2VII giovedì, Rathayatra, Hera Pancami
dopo 4 giorni, ritorno del carro dopo 8 giorni.
10VII venerdì, Sayana Ekadasi
14VII martedì, Scomparsa di Sanatana Goswami. Inizio del primo mese di Caturmasia: digiuno da spinaci e vegetali a foglie verdi.
20VII lunedì, scomparsa di Gopala Bhatta Goswami.
26VII domenica, Kamika Ekadasi.
8VIII sabato, Pavitropana Ekadasi. Inizio del Jhulanayatra.
9VIII domenica, scomparsa di Rupa Goswami.
13VIII giovedì, apparizione di Sri Balarama: digiuno fino alle 12. Fine del Jhulanayatra. Inizio del secondo mese di Caturmasia: digiuno di yogurt per un mese.
21VIII venerdì, Sri Krsna Janmastami: digiuno fino a mezzanotte.
22VIII sabato, apparizione di Srila Prabhupada: digiuno fino alle 12.
24VIII Annada Ekadasi.










INDICE

LA CONOSCENZA E' LA SOLUZIONE
Una conferenza di Srila Prabhupada.

DA DOVE VIENE LA VITA

UN ALTARE IN CASA
Continua la rubrica su come praticare la Coscienza di Krsna a casa propria.

MATERIALISMO E CRIMINALITA'
L'analisi profonda dei malesseri della società nella visione cosciente di Krsna.

L'OSSEVATORE VEDICO

LA CIVILTA' MODERNA SI BASA SU UN ERRORE
Le ragioni del caos di questo mondo materiale illusorio.

I DIALOGHI DI SRILA PRABHUPADA
La teoria scientifica della creazione.

LA GURUKULA
L'educazione dei bambini in Coscienza di Krsna.

HALAVA
La ricetta semplice e rapida per un piatto appetitoso adatto a qualsiasi momento.

CANTATE HARE KRSNA E SIATE FELICI

LA FESTA DELLA DOMENICA







In copertina:
Sri Krsna, la forma originale di Dio. Secondo le Scritture Vediche l'Essere Supremo si manifesta in tante forme eterne onniscienti e onnipotenti, ma tutte provengono da questa forma originale che è la personificazione di eternità, conoscenza e felicità.










Ritorno a Krishna, la rivista mensile dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna.

Quando Srila Prabhupada fondò questa associazione a New York nel 1966 spiegò gli obbiettivi che si prefiggeva:
1. Diffondere sistematicamente la conoscenza spirituale in tutta la società ed insegnare a tutti le tecniche della vita spirituale per bilanciare lo scompenso dei valori del mondo attuale e raggiungere una pace e un'unità reali.
2. Diffondere la Coscienza di Krsna così come viene rivelata dalla Bhagavad-gita e dallo Srimad-Bhagavatam.
3. Far sì che i membri dell'associazione siano più vicini tra loro e più vicini a Krsna, l'Essere Supremo, promuovendo così l'idea, tra i membri e il resto dell'umanità, che ogni anima è una particella infinitesimale qualitativamente uguale a Dio, Krsna.
4. Insegnare e incoraggiare il movimento del sankirtana, il canto congregazionale dei Santi Nomi di Dio, Krsna, come ci ha rivelato nei Suoi insegnamenti Sri Caitanya Mahaprabhu.
5. Costruire per i membri e la società un luogo santo dedicato ai divertimenti e alla personalità di Sri Krsna.
6. Unire i membri per insegnare un stile di vita più semplice e naturale.
7. Pubblicare e distribuire periodici, libri e altri scritti per raggiungere gli obbiettivi sopraelencati.















LA CONOSCENZA E' LA SOLUZIONE

di Sua Divina Grazia
BHAKTIVEDANTA SWAMI PRABHUPADA



tad viddhi pranipatena
pariprasnena sevaya
upadeksyanti te jnanam
jnaninas tattvadarsinah

"Cerca di conoscere la verità avvicinando un maestro spirituale, ponigli delle domande con sottomissione e servilo. L'anima realizzata può rivelarti la conoscenza perché ha visto la verità. " (Bhagavadgita 4.34).

La conoscenza è la soluzione. E per avere la conoscenza dobbiamo rivolgerci alla persona giusta, il tattvadarsi. Tattva-darsi significa "colui che ha davvero visto o ha sperimentato la Verità Assoluta". Senza trovare una tale persona  che abbia veramente visto la Verità Assoluta o che abbia sperimentato che cos'è la Verità Assoluta - c'è poca possibilità di fare avanzamento spirituale.
Pariprasnena significa "fare domande" e sevaya significa "rendere servizio". Tre cose. Dovete trovare una persona che sia realizzata, che abbia esperienza nella Verità Assoluta e poi, da parte vostra, dovete abbandonarvi a questa persona, porle domande e renderle servizio. Quando avrete compiuto queste cose, non c'è alcun dubbio sulla vostra salvezza spirituale. Se avete trovato una persona veramente realizzata e vi siete arresi a lei onestamente con domande e servizio, allora dovete sapere che la vostra salvezza spirituale è garantita. Non c'è alcun dubbio.
Sri Krsna dice poi:

yaj jnatva na punar moham
evam yasyasy pandava
yena bhutany asesani
draksyasy atmany atho mayi

E quando avrai appreso la verità da un'anima realizzata non cadrai mai più nell'illusione perché capirai che tutti gli esseri sono parte del Supremo o, in altre parole, Mi appartengono (Bhagavadgita 4.35). Qui Sri Krsna dice che non appena si riceve la conoscenza dalla persona giusta non si ricadrà nell'illusione. Il fatto è che nella fase attuale della nostra vita siamo condizionati e illusi, non sappiamo come stanno le cose e la causa delle nostre miserie.
Altrimenti, per costituzione, noi siamo anandamayo 'bhyasat, allegri per natura. Nel Vedantasutra troverete che la natura del Brahman, o spirito, è anandamaya, piena di beatitudine. E nella Brahma-samhita (5.1) è detto isvarah paramah krsnah saccidanandavigrahah. "Krsna è il controllore supremo e la Sua forma è eterna, piena di conoscenza e beatitudine". Sat, cit, ananda. Sat significa "eternità", cit significa "pieno di conoscenza" e ananda significa "piacere". Questa è la nostra posizione costituzionale. Siamo particelle infinitesimali di Krsna, il Signore Supremo. Perciò, poiché Egli è eterno e pieno di conoscenza, anche noi siamo eterni e pieni di conoscenza e piacere.
Sfortunatamente siamo entrati in contatto con l'energia materiale e quindi sperimentiamo proprio l'opposto. Qual è l'opposto di saccidananda? Sat significa "eternità". Quindi ora siamo proprio l'opposto: asat. Asat significa "non eterno". Questo corpo cesserà di esistere. Noi siamo in una condizione tale che pur cercando faticosamente di mantenere la nostra giovinezza con un'infinità di medicine, e cose simili inventate dal progresso scientifico materialista  la morte è certa. Antavanta ime dehah: il corpo un giorno dovrà finire. Perciò non si può parlare di sat, eternità. E cit significa "conoscenza". Noi non abbiamo conoscenza. Abbiamo i sensi ma sono tutti sensi imperfetti. Quando si parla del Signore, si dice con aria di sfida: "Puoi mostrarmi il Signore?" Ma non sappiamo che i nostri sensi sono talmente imperfetti che possiamo a malapena vedere ciò che ci sta intorno. Se si spegne la luce, non possiamo vederci l'un l'altro, anche qui, in questa stanza. Quindi il nostro potere visivo è condizionato. Non è perfetto. Allo stesso modo, tutti i nostri sensi sono imperfetti e con la speculazione della mente imperfetta non possiamo raggiungere la Verità Assoluta. Non è possibile.
Perciò la Bhagavad-gita dice: tadviddhi pranipatena: se sei serio nel voler capire la conoscenza trascendentale, devi avvicinare una persona che abbia esperienza nella Verità Assoluta. Altrimenti è impossibile. Se pensate: "Io realizzerò la Verità Assoluta con la speculazione mentale" non sarà possibile perché vi basate solo su imperfezioni. I vostri sensi non possono avvicinare la Verità Assoluta, il Brahman. Perciò si dice: avanmanasagocarah, il Brahman è al di là della speculazione mentale. Un nome del Signore Supremo è infatti Adhoksaja. Adhoksaja significa "Colui dal Quale i sensi materiali sono sconfitti". I sensi materiali sono sconfitti in tutti i modi. Quindi non è possibile realizzare la Verità Assoluta se non troviamo una persona che sia un'anima realizzata, che sia assoluta, che abbia capito.
In India, generalmente, ci si aspetta che i brahmana (santi intellettuali) siano dei maestri spirituali perché brahmana significa "colui che ha sufficiente conoscenza nella scienza trascendentale" (brahla janatitit brahmanah). Questo è il brahmana. Ma in questa era moderna, il kaliyuga (l'era di discordia ed ipocrisia) è molto difficile trovare un brahmana qualificato. Perciò è anche molto difficile trovare un maestro spirituale. Sri Caitanya Mahaprabhu, l'incarnazione di Dio per quest'era) ha raccomandato:

kiba vipra, kiba nyasi, sudra kene naya
yei krsnatattvavetta, sei 'guru' haya

"Indipendentemente da ciò che si è - brahmana, sannyasi o sudra  si diventa maestri spirituali se si conosce la scienza di Krsna.

Quindi la scienza di Krsna si trova nella Bhagavadgita. Ciascuno di voi dovrebbe studiare la Bhagavad-gita molto attentamente, con tutti i vostri ragionamenti, con tutti i vostri sensi, con tutta la vostra conoscenza filosofica. Come appena detto, tad viddhi pranipatena pariprasnena: non bisogna sottomettersi ciecamente. Anche se il vostro maestro spirituale è una persona realizzata ed esperta nella Verità Assoluta, dovrete comunque interrogarlo. Dovrete capire da lui ogni punto critico ponendogli delle domande intelligenti. Ciò è permesso. Quindi non importa dove egli sia nato o cosa sia, un brahmana, un sudra, un americano, un indiano o che altro. Non importa. Quando andate dal dottore, voi non gli chiedete: "Bene dottore, lei è americano o indiano? E' un brahmana? E' un ebreo? O un cristiano?". No. Se ha i requisiti per essere medico, voi vi affidate a lui: "Dottore, mi curi, sto soffrendo". Assolutamente no. Allo stesso modo, se trovate qualcuno con le qualifiche del maestro spirituale, potrete accettarlo come maestro spirituale e abbandonarvi a lui.
Sarete sorpresi di sapere che i principali discepoli di Sri Caitanya erano tutti così detti uomini degradati della società. Egli nominò Haridasa Thakura namacarya (namacarya significa "il primo ministro" o l'autorità nel canto del mantra Hare Krsna). Questo Haridasa Thakura era un musulmano. Nacque in una famiglia musulmana ma diventò discepolo del Signore Caitanya. E dopo averlo istruito, Caitanya Mahaprabhu gli diede il posto più elevato nella Sua missione spirituale.
Caitanya Mahaprabhu apparve in questo mondo per introdurre il sistema del canto dei santi nomi di Dio: Hare Krsna Hare Krsna Krsna Krsna Hare Hare Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare. E Haridasa Thakura, che era musulmano, diventò talmente illuminato che Caitanya Mahaprabhu lo nominò ministro supremo di questo mantra Hare Krsna. Haridasa fu nominato namacarya, l'autorità dei Santi Nomi. Quindi non c'è nulla che impedisca a qualcuno di diventare maestro spirituale.
Chiunque può diventare maestro spirituale, sempre che conosca la scienza di Krsna. E questo è molto ragionevole. Se non conoscete l'argomento, come potrete diventare insegnanti? L'insegnante è colui che conosce la scienza.
Quindi Krsna dice ad Arjuna e a tutta la razza umana: yaj jnatva na punar moham: "Conoscendo questa scienza, non sarai illuso". Poiché Arjuna era in illusione, non era pronto a combattere. Quindi Krsna istruì Arjuna. In questo verso Krsna dice: "Se ti sottoponi veramente alla guida di un maestro spirituale autentico ed esperto e riceverai istruzioni da lui, allora non soccomberai all'energia illusoria".
Poi Krsna dice:

api ced asi papebhyah
sarvebhyah papakrttamah
sarvam jnanaplavenaiva
vrjinam santarisyasi

"Anche se tu fossi il più caduto dei peccatori, una volta salito sul vascello della conoscenza trascendentale supererai l'oceano della sofferenza (Bg. 4.36)". Ora Krsna dice che siamo nel bel mezzo dell'oceano dell'ignoranza. Questa vita condizionata nel mondo materiale, è proprio come un oceano di ignoranza. Sri Caitanya perciò prega Sri Krsna in questo modo: ayi nandatanuja kinkaram patitam mam visame bhavambudhau, "Mio caro Krsna, sono caduto nell'oceano dell'ignoranza". Quindi noi siamo nell'oceano dell'ignoranza. Ma con una buona nave è possibile attraversare facilmente l'Oceano Atlantico senza alcuna difficoltà. Allo stesso modo, con la nave o la barca della perfetta conoscenza non c'è alcun timore, possiamo attraversare l'oceano dell'ignoranza molto facilmente.
Qui ora Krsna dice: api ced asi papebhyah sarvebhyah papakrttamah: qualcuno potrà essere il più grande peccatore, il peggiore dei peccatori, ma se ottiene questa conoscenza della scienza di Krsna, allora potrà attraversare facilmente l'oceano dell'ignoranza. Ciò significa che la nostra vita passata non ha alcuna importanza. Qualsiasi testo vedico, specialmente la Bhagavadgita, non tiene conto di ciò che eravamo in passato, non ha importanza. Poiché siamo in ignoranza, potremmo aver fatto molte cose non approvate, non virtuose. Ciò è proprio possibile. Ciascuno di noi è soggetto alla sofferenza perché, a causa dell'ignoranza, si compiono molte azioni peccaminose. Nessuno può dire "Sono libero da qualunque attività peccaminosa". Nessuno può dirlo. Ma non importa perché Sri Krsna afferma: api ced asi papebhyah sarvebhyah papa-krttamah, anche il più caduto dei peccatori, quando comprende la scienza di Krsna diventa libero. Egli è libero e può attraversare l'oceano materiale dell'ignoranza molto facilmente
Com'è possibile? Nel verso successivo (Bg 4.37), Krsna ci da un esempio molto bello:

yathaidhamsi samiddho 'gnir
bhasmasat kurute 'rjuna
jnanagnih sarvakarmani
bhasmasat kurute tatha

"Simile al fuoco ardente che riduce il legno in cenere, o Arjuna, il fuoco della conoscenza riduce in cenere tutte le reazioni delle attività materiali". Qualunque cosa venga messa nel fuoco, il fuoco continuerà a bruciare. Manderà tutto in cenere... Non importa che sia legno o qualcosa di sporco: il fuoco trasformerà tutto in cenere. Allo stesso modo, se arrivate alla coscienza di Krsna, se capite questa scienza di Krsna, allora tutte le reazioni delle vostre attività peccaminose  qualunque cosa abbiate fatto in passato  sarà ridotta in cenere. Completamente bruciata.
Nel verso ancora successivo (Bg. 4.38) Krsna dice:

na hi jnnanena sadrsam
pavitram iha vidyate
tat svayam yogasamsiddhah
kalenatmani vindati

In questo mondo, niente è così puro e sublime come la conoscenza trascendentale. Questa conoscenza è il frutto maturo di tutto il misticismo. Colui che è diventato maturo nella pratica del servizio di devozione gode in se stesso di questa conoscenza nel corso del tempo". Perciò dobbiamo cercare la conoscenza. E la perfezione della conoscenza  come abbiamo spiegato più volte durante i nostri incontri  è capire Krsna. Tutto qui. Nel settimo capitolo della Bhagavad-gita, troverete bahunam janmanam ante jnanavan mam prapadyate: "Dopo aver coltivato la vera conoscenza per molte nascite, si arriva a Krsna e si
comprende che Vasudeva (Krsna) è tutto ciò che esiste". Vasudevah sarvam iti sa mahatma sudurlabhah: "Vasudeva, Krsna, è tutto ciò che esiste, la causa di tutte le cause". Egli è la causa di tutte le cause. Ricordatevi sempre che quando parlo di Krsna, parlo di Dio. Dio è la causa di tutte le cause.
Ai giorni nostri, l'idea del comunismo è predominante. Nella scienza di Krsna c'è una concezione molto bella del comunismo spirituale.
Nello SrimadBhagavatam è scritto di un dialogo tra Narada (un grande saggio devoto) e Yudhisthira (un grande re devoto). Narada spiegava che in questo mondo materiale manifestato  sia nei pianeti superiori, che in questo pianeta o nello spazio - qualunque meraviglia o risorsa materiale ci sia, sono tutte prodotte dal Signore Supremo. Cercate di capire. Niente in questo mondo è fatto dall'uomo. Ogni cosa è creata da Dio. Nessuno può negarlo. Atmavasyam idam sarvam: "Tutto ciò che esiste è posseduto e controllato dal Signore Supremo". Perciò tutte le entità viventi  dalla piccola formica a Brahma, il più elevato di tutti gli esseri umani e celesti , hanno tutti il diritto di far uso delle risorse materiali.
Qui Narada dice che si possono usare tutte queste risorse naturali, tanto quanto sia necessario, ma se si desidera di più, se si prende di più, allora si diventa dei ladri e si sarà soggetti a punizione. Vedete quindi l'idea del comunismo spirituale! Ogni cosa nell'universo (su questo pianeta o su altri pianeti) appartiene a Dio. Ora la gente cerca di andare sulla luna. I russi cercano di mettere la loro bandiera per primi sulla luna così da essere loro i conquistatori. E' proprio come voi americani quando arrivaste qui dall'Europa per la prima volta. Avevate conquistato questo tratto di terra, l'America, e piantaste la vostra bandiera. Così ora la gente cerca di andare sulla luna. Ma questo piantar bandiere è ignoranza. Perché mettete la vostra bandiera? Non è la vostra proprietà, è la proprietà di Dio. Questa è conoscenza. Ma se pensiamo: "E' la mia proprietà, quindi devo piantare qui la mia bandiera", questa è ignoranza.
Nella lezione di questa mattina vi avevo fatto un altro esempio. Se viene buttato un sacco di cereali per la strada, molti piccioni arriveranno, ma ogni piccione raccoglierà solo quattro, cinque, sei, otto, dieci chicchi e poi se ne andrà. Non prenderà nemmeno un granello in più del necessario. Non appena si sente pienamente soddisfatto: "Oh, sono sazio", se ne volerà via. Non fa la scorta. Ed è naturale. Ma se noi mettessimo cento sacchi di farina per la strada e chiedessimo alla gente di venire a prendere qualcosa, allora qualcuno prenderà dieci sacchi, altri quindici, qualcuno ne prenderà trenta e qualcuno non ne prenderà nemmeno uno perché è debole e non ci riesce. Quindi la distribuzione non sarà equa. Questo è il nostro progresso civile. La conoscenza che i piccioni, i gatti e i cani hanno, a noi manca. Cos'è quella conoscenza? Che tutto appartiene al Signore Supremo e noi possiamo accettare solo ciò che ci serve, ma non di più. Questa è conoscenza.
Quando tutti comprenderanno questa conoscenza, non ci saranno difficoltà. Il mondo intero è stato organizzato da Dio in modo tale da non esserci alcuna scarsità. Ogni cosa è sufficiente. Non ci sarà scarsità, ammesso che tu conosca il processo di distribuzione. C'è un errore nel processo di distribuzione. C'è chi prende troppo e chi digiuna. Perciò quelli costretti a digiunare protestano: "Perché dobbiamo morire di fame?". Ma anche la loro conoscenza è difettosa.
La perfetta conoscenza è questa: atmavasyam idam sarvam, dobbiamo capire che ogni cosa è proprietà di Dio, non nostra. Allora possiamo usufruire di ciò che la natura ci offre. Supponiamo che ci sia una miniera di ferro. Chiunque abbia bisogno di ferro potrà prenderne. Ma se qualcuno fa della miniera una sua proprietà, allora  secondo lo SrimadBhagavatam  diventa un ladro. Allora è punibile perché la miniera è proprietà di Dio. Nessuno è in grado di creare una miniera di ferro. Noi non possiamo creare niente, possiamo solo trasformare.
Supponiamo che tu sia un operaio o un artigiano. Potrai produrre un bel tavolo, ma gli ingredienti  il legno, il ferro, gli attrezzi  sono forniti da Dio. Tu non sei in grado di produrre il ferro. Non sei in grado di produrre il legno. Perché allora hai la pretesa di dire che il tavolo è tuo? Questa è ignoranza. Quindi con la cultura della scienza di Krsna, quando tu capisci la scienza di Krsna, allora diventi libero da questa ignoranza. Noi soffriamo a causa dell'ignoranza. E' come se fossimo nell'aula del processo. Supponiamo che tu abbia compiuto qualcosa di sbagliato. Se tu dici al giudice: "Signore, non sapevo che questa fosse la legge" non è una buona scusa. Sarai punito comunque. Ora, negli sastra, nella letteratura vedica, è detto che ogni cosa appartiene a Dio, ogni cosa è prodotta da Dio. Quindi ognuno ha il diritto  non solo gli esseri umani, ma anche gli animali - di vivere e di usare le cose di cui ha bisogno. Ma se fa una scorta, se ne prende di più, allora è un ladro. Ed è punibile. Supponiamo che io dica: "Oh, non conoscevo questa legge, per questo ho accumulato molto", questa ignoranza non significa che non sarai punito. Tu sarai punito.
Perciò dobbiamo conoscere la scienza di Krsna. Alla gente di questa era moderna manca questa conoscenza. Ecco perché abbiamo fondato questa società internazionale ed invitiamo tutte le anime sincere a prendervi parte così da poter insegnare questa scienza in tutto il mondo.















HARE KRSNA HARE KRSNA
KRSNA KRSNA HARE HARE
HARE RAMA HARE RAMA
RAMA RAMA HARE HARE



Il canto e la recitazione del mantra Hare Krsna Hare Krsna Krsna Krsna Hare Hare/Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare servono a ravvivare la nostra coscienza spirituale assopita.
La nostra natura è spirituale ed essere coscienti di Dio è qualcosa che fa parte di noi. Purtroppo però, siamo immersi in un'atmosfera d'illusione dovuta al contatto con la materia. La coscienza di Krsna non è qualcosa che s'impone all'uomo: è la sua coscienza originale, pura. Il canto del mantra Hare Krsna è il metodo di realizzazione più facile, e anche il più efficace. Tutti possono provarlo: il canto del mahamantra, ha il potere di far sorgere l'estasi spirituale in chi lo canta o lo ascolta.
Il canto del mantra Hare Krsna è di natura spirituale, perciò trascende la coscienza materiale fisica, mentale e intellettuale. Non occorre quindi comprendere la lingua del mantra né darne un'interpretazione intellettuale. Tutti possono partecipare al canto del mahamantra senza alcuna preparazione.
Le vibrazioni spirituali del mantra offrono il beneficio più grande quando provengono da un devoto puro, completamente assorto nell'amore per Dio.
Il termine Hare è un'invocazione all'energia del Signore, Krsna significa "infinitamente affascinante" e Rama "fonte inesauribile di ogni gioia" e sono nomi di Dio. Quest'energia di felicità ci aiuta a raggiungere il Signore. I tre Nomi, Hare, Krsna e Rama, formano il seme divino del mahamantra. Questo canto è come un'invocazione dell'anima condizionata che desidera ottenere la protezione del Signore e della Sua energia. Quindi il significato del mahamantra è "O Signore infinitamente affascinante, o fonte inesauribile di ogni gioia, o potenza del Signore, Ti prego di impegnarmi a servirTi con devozione."
E' come il pianto del bambino che chiama la madre. Hara, giocando il ruolo della madre, aiuta il devoto a ottenere la grazia del Padre, Krsna, che Si rivela a chi canta con sincerità questo mantra.















DA DOVE VIENE LA VITA?

di NANDI RUPAKA DEVI DASI



Una volta (come in un racconto di favole), quasi tutti credevamo che il cibo usato nelle nostre famiglie fosse sano, nutriente e libero da additivi chimici; che la pubblicità fosse attendibile e che le etichette sui prodotti testimoniassero esattamente la composizione e le proprietà degli alimenti che acquistavamo. Una volta la maggior parte degli uomini credeva nell'integrità dei capi di stato, degli alti funzionari politici e delle autorità locali. Una volta pensavamo che il sistema educativo offrisse ai nostri figli una solida istruzione. E ci fu un tempo in cui molti di noi credevano che l'energia nucleare potesse essere usata pacificamente, in tutta sicurezza e che fosse adatta a una società prospera e felice.
Ma recentemente le nostre illusioni sono svanite. La nostra ingenuità iniziale è scomparsa davanti ai ripetuti scandali, alle frodi economiche alla corruzione politica. Sappiamo oggi che i mezzi di comunicazione di massa e le inchieste di mercato possono creare un velo d'illusione e d'inganno senza precedenti tanto che spesso diventa impossibile distinguere il vero dal falso il reale dall'artificiale.
Attualmente numerosi scienziati affermano che la materia è nata dalla materia inerte; che dalla materia inerte si è formato un essere unicellulare trasformatosi gradatamente in forme via via sempre più evolute. Diffondono questa teoria senza essere tuttavia in grado di dimostrare ciò che affermano, né a livello sperimentale né a livello teorico. Le loro convinzioni sono puri atti di fede. Il campo della ricerca non è libero da dubbi e spesso, pur in un vasto panorama di opinioni contrastanti si continua comunque a presentare al pubblico un'unica "inossidabile" posizione ufficiale. Questo ci fa prevedere il peggio in ogni campo, dalla politica agli affari. Per esempio, nonostante l'inquietudine sollevata di recente nella pubblica opinione dal tentativo di dissimulare i problemi di sicurezza che le centrali nucleari pongono, molti scienziati e governi in tutto il mondo sono rimasti fedeli all'energia nucleare non nascondendo nemmeno il fatto che non esiste alcun metodo sicuro per gestire le scorie radioattive.
Nei testi pedagogici e nelle pubblicazioni di massa si accredita la versione secondo cui la vita viene dalla materia come la sola e unica tesi scientificamente accettabile. In questo modo viene generalizzato l'insegnamento che la vita si sviluppa a partire dagli elementi chimici che formano "la zuppa originale" composta di aminoacidi, di proteine e altri ingredienti essenziali. Tuttavia, nelle pubblicazioni specializzate o in riunioni private, numerosi atei scienziati riconoscono che tali teorie presentano problemi gravi e talvolta insormontabili.
Per esempio alcuni aspetti importanti del meccanismo di codificazione del DNA fanno dubitare seriamente del principio stesso della teoria evoluzionistica. Un famoso biologo, W.H. Thorpe, scrive: "Dobbiamo dunque aspettarci che l'origine della Vita come l'origine dell'universo oppongano alla scienza una barriera invalicabile contro cui si infrangeranno tutti i tentativi destinati a ridurre la biologia a un problema di fisica e di chimica." Jaques Monod evoluzionista altamente qualificato ha sottolineato queste stesse difficoltà. Un altro illustre sostenitore della teoria evoluzionistica, Theodosius Dozhansky, ha dovuto ammettere: "E' evidente che le nostre conoscenze scientifiche si rivelano del tutto insufficienti per spiegare in modo soddisfacente il passaggio dalla nonvita e dal nonpensiero al pensiero. Anche i biologi di opinioni opposte a quelle di W.H. Thorpe e di Jaques Monod riconoscono che l'origine della vita è un problema difficile e rimane finora senza soluzione. E io non posso che approvarli."
Dozhansky continua definendo "miracolosa" l'origine della vita. Queste affermazioni di Dozhansky, Monod e Thorpe non hanno niente di eccezionale. Ma le opere pedagogiche e le pubblicazioni di massa non fanno accenno a questi dubbi autorevoli e diffusi. Il fisico Eugene Wigner, premio nobel, ha dimostrato che la probabilità che un elemento si riproduca da sé è zero. Poiché la capacità di riprodursi è la caratteristica fondamentale di tutti gli organismi viventi, Wigner conclude affermando che le nostre conoscenze attuali della fisica e della chimica non ci permettono di spiegare il fenomeno della vita. Herbert Yockey ha dimostrato con la teoria dell'informazione che una sola cellula codificata come il citocromo C (per non parlare degli organismi complessi), non sarebbe mai potuta apparire per caso, nemmeno dalla creazione della Terra ad oggi. "Dobbiamo concludere che, contrariamente alla versione ufficiale e corrente, una storia che descriva la genesi della vita per effetto del caso e di cause naturali, e fondata sui fatti e non sulla fede, non è ancora stata scritta."
Come possiamo notare, numerosi scienziati, pur essendo profondamente convinti che la vita venga dalla materia, riconoscono d'altra parte che non sono in grado di offrire prove atte a corroborare la loro convinzione e ammettono che le loro teorie presentano problemi insolubili. In altre parole devono confessare che la loro convinzione manca di basi scientifiche.
Perciò le loro teorie si affermano come teorie a priori e contrastano la scienza ed il metodo scientifico stessi. Con speranza ardente, quasi messianica, si presume che un giorno qualcuno troverà il modo di dimostrare queste teorie. Il veloce progredire delle tecnologie impressiona il pubblico... a creare intorno agli scienziati moderni un alone di credibilità e d'infallibilità. Quando si presentano teorie sulle origini della vita ma senza alcuna base che non sia puramente teorica, la gente le accetta con fiducia come vere.
Nel suo libro Appunti sul pianeta Terra William Irwin Thompson scrive: "Come una volta chiunque criticasse il potere del clero rischiava la dannazione, oggi chiunque critichi la scienza rischia a sua volta di essere accusato di irrazionalismo e d'insania." E come nota il botanico Garret Hardin chiunque metta in dubbio la teoria di Darwin "... attira automaticamente su di sé lo sguardo sospettoso degli psichiatri."
Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, fondatoreacarya dell'Associazione Internazionale della Coscienza di Krishna e grande studioso del nostro secolo, dice che nel mondo materiale tutti soffrono e che, con il suo cosiddetto progredire, la scienza a volte non fa che accrescere questa sofferenza. In realtà a volte non sta portando alcun reale miglioramento, al contrario certi dogmi privi di fondamento hanno contribuito ad abbassare gravemente il livello morale e spirituale dell'umanità e, di conseguenza, sono causa di problemi sempre più gravi.
La ricerca si opera su forme temporanee, soggette a costanti mutamenti, e sfugge quindi l'elemento di base che produce queste trasformazioni: l'anima, invisibile ai sensi del corpo materiale e quindi "scientificamente" inconcepibile. Oggigiorno la maggior parte del genere umano non possiede alcuna conoscenza dell'anima. Questa lacuna pesa drammaticamente sull'intera società umana.
Tutti gli errori commessi in seno alla società moderna sono riferibili alla mancata conoscenza dell'anima e delle sue qualità. Gli scienziati osservano nel campo dell'energia materiale ed ignorano tutto dell'energia spirituale, quella attraverso cui un essere vivente vive e manifesta la sua conoscenza. Quando osserviamo il punto dove la vita si manifesta, vediamo che si muove e che il soggetto in questione mostra sempre un certo grado di consapevolezza di sé e dell'ambiente che lo circonda. Vediamo inoltre che quanto più la sua coscienza è sveglia tanto più l'intelligenza è sviluppata. Srila Prabhupada afferma: "Avete mai osservato la crescita degli alberi? Dove vi sono i nodi la corteccia non vi cresce sopra ma attorno, eppure l'albero non ha occhi e non può vedere. Il fatto è che anche l'albero ha una certa intelligenza." Questo vuol dire allora che l'albero ha anche una certa coscienza, quindi in lui vive una forma spirituale.
La maggior parte degli scienziati di oggi brancola nelle ipotesi. Non conoscono l'anima. Non riuscendo a vedere la presenza di Dio e dell'anima, Suo frammento eterno, rapportano tutto al corpo di materia senza cogliere la reale sostanza dell'essere. Si crede nella felicità raggiungibile con la gratificazione dei sensi del corpo materiale, e ci si applica con zelo per raggiungere ogni comfort attraverso una perfetta tecnologia. Finalizzando la ricerca alla gratificazione dei sensi, gli scienziati atei con la loro teoria che tutto abbia avuto origine dal caso, hanno indotto un individuo più irresponsabile, egocentrico e cieco, capace di sempre meno compassione ed amore. Hanno aperto la porta alla sensualità sfrenata, alla cupidigia, all'avarizia, alla prepotenza, alla violenza e in nome di una pretesa libertà di diritti hanno legalizzato il vizio.
Molte persone adorano chissà cosa mentre ignorano o addirittura disprezzano le qualità del cuore che sono proprie dell'anima. E quanti sono interessati alle buone qualità o alla loro acquisizione?







Il guidatore del corpo

Srila Prabhupada ci fa osservare: "La civiltà moderna non comprende che dietro a ogni cosa c'è l'intelligenza di una o più persone. Vedendo una macchina uno sciocco può pensare che funzioni automaticamente, ma in realtà non è così: c'è un guidatore, qualcuno che la controlla, anche se a volte, magari a distanza può sembrare che non ci sia. Esistono molti marchingegni elettronici che funzionano in modo decisamente meraviglioso, ma dietro questi complessi sistemi ci sono tecnici e programmatori che premono pulsanti. E' molto semplice: l'automobile è materia e non può funzionare autonomamente; deve agire sotto una direzione spirituale." Allora è più importante la macchina o la persona che la guida? L'attenzione deve essere rivolta al guidatore. Se poi quella persona è ignorante la macchina usata male diventerà causa di distruzione. Tutti gli animali sono dotati di intelligenza per sopravvivere e compiere le quattro attività caratteristiche della coscienza condizionata: mangiare, dormire, accoppiarsi e difendersi. Nella forma umana però l'individuo ha coscienza e intelligenza più sviluppate per scoprire il significato di ciò che lo circonda. L'essere umano deve sapere usare la sua intelligenza superiore, questa è la sua più grande responsabilità. Oggi il mondo in gran parte manca di conoscenza e di interesse per la natura intrinseca dell'individuo, il guidatore del corpo. La Bhagavadgita che è parte dei Veda, c'informa di questa natura spirituale dell'essere vivente. Dobbiamo prima di tutto comprendere che siamo diversi dal nostro corpo e che la nostra reale identità non ha niente a che fare con esso. Srila Prabhupada spiega questo punto dicendo: "Io sono il proprietario del mio corpo e altre anime sono proprietarie dei loro corpi. Io dico "la mia mano" ma non "io mano". Poiché parlo della "mia mano", io sono diverso dalla mano di cui sono il proprietario. Similmente parliamo del "mio occhio" della "mia gamba", del "mio questo", del "mio quello". Fra tutti questi oggetti che mi appartengono, dove sono io? La ricerca della risposta a questo interrogativo è quanto si definisce meditazione. Un'autentica meditazione verte sul chiedersi: "Dove sono? Che cosa sono?" Per quanti sforzi materiali possiamo fare, non troveremo risposte a queste domande ed è per questo che
tali interrogativi non sono oggetto di studio e ricerca nelle Università. Dicono: "E' un argomento troppo difficile." Oppure lo liquidano come "irrilevante". Così i progettatori si concentrano sul tentativo di perfezionare carri senza cavalli e uccelli senza ali. Un tempo i carri venivano trainati da cavalli e l'inquinamento atmosferico non esisteva, ma oggi esistono auto e razzi e ne siamo molto fieri. "Abbiamo inventato carri che non necessitano di cavalli e uccelli senza ali", si vantano. Ma pur inventando ali per l'aeroplano o per i missili, non possono inventare corpi vivi senz'anima. Se saranno in grado di farlo realmente gliene sarà dato merito, ma un tentativo del genere sarà necessariamente frustrato, perché sappiamo che non esiste una macchina capace di funzionare senza l'intervento di un'anima spirituale. Anche i computer più sofisticati devono essere manovrati da esperti."
Al giorno d'oggi quasi tutti hanno la convinzione che qualsiasi fatto o affermazione possa essere confermato solo con una prova materiale; in altri termini se esiste qualcosa la si deve poter vedere o toccare altrimenti non esiste. Ora per conoscere qualcosa è necessario usare lo strumento adatto. Se per esempio vogliamo misurare la temperatura di un ambiente, dovremo avere uno strumento adatto. Ma senza sapere nulla, come sarebbe possibile inventare uno strumento o un processo che possa registrarla? Quindi quando si vuole attestare l'esistenza di una realtà, ci deve essere prima la comprensione della natura dell'elemento che cerchiamo. Se qualcuno pretende quindi di conoscere la natura dell'anima e di Dio che sono spirituali con un processo materiale è evidente che non ci riuscirà! Bisognerà prima capire la natura spirituale, poi impiegare il processo di conoscenza adatto a percepire l'anima e Dio.
Nell'Universo la coscienza esprime realtà inferiori e superiori alla nostra. Siamo superiori ad un elemento quando, potendo impiegare su di esso un certo controllo, possiamo trasformarlo. Per esempio, possiamo prendere un microfono e trasformarlo in un altro oggetto. Possiamo piantare un seme e coltivare la piantina che ne nasce. Possiamo tagliare alberi e produrre legno e con il legno costruire mobili. Se uno scienziato nel laboratorio vuole misurare a quale temperatura l'acqua bolle deve avere un certo controllo sull'acqua e sul fuoco nel suo laboratorio. Quindi, se possiamo controllare qualcosa vuol dire che ne siamo superiori, ma se qualcosa ci controlla vuol dire che ne siamo inferiori. Allora quando vogliamo conoscere un elemento che non possiamo controllare, perché superiore, non potremo usare lo stesso processo impiegato per gli elementi inferiori. Se l'anima, Dio e la verità assoluta non possono essere controllati da noi dobbiamo sottometterci ad essi. Questa e la nostra giusta posizione.
L'idea che tutto ciò che esiste nell'universo possa essere controllato dagli esseri umani, che essi siano più o meno Dio e che tutto ciò che non può essere riportato al controllo dell'uomo non esista, non corrisponde alla realtà ed è completamente illogica e mostruosa. Nasce dall'egoismo di certi esseri umani. Dobbiamo accettare di sottometterci ad una verità che ci è superiore. Solo sottomettendoci possiamo capire la natura spirituale. L'anima e Dio sono inconcepibili con l'intelligenza materiale ma non con quella spirituale. La vita, che è di natura spirituale, è superiore alla materia e non può avere origine dalla materia.
Ecco perché Srila Prabhupada dice: "Noi non possiamo permettere che questa teoria assurda si propaghi, senza che nessuno dica niente. La scienza si basa su una falsa teoria di conseguenza, tutte le sue elucubrazioni, con le rispettive conclusioni, sono false, e questa è la causa della sofferenza nel mondo. 'Quando queste false teorie della scienza moderna saranno state rettificate, gli uomini troveranno la felicità. Dobbiamo dunque lanciare un monito a certi scienziati: possono far deviare l'intera società.
Alcuni passano tutta la vita a fare ricerche e se domandate loro perché lo fanno vi diranno: "E' per la prossima generazione, servirà nel futuro." Ma che sarà di lui nel futuro? A che servono le ricerche e le teorie se tra quindici anni nuove acquisizioni metteranno di nuovo tutto in discussione? Questa non è scienza, è un gioco da bambini.
Pensate a un bambino che con molta fatica costruisce un castello di sabbia sulla spiaggia; può trarne un gran piacere, ma è un piacere da bambini, non da adulti. I materialisti si sono creati dei sistemi artificiali per essere felici, hanno creato fantastiche invenzioni per mantenere questa civiltà del comfort, ma è tutto falso, temporaneo, illusorio; non potranno mai creare una situazione di cui godere per sempre. La morte ci può cogliere in qualsiasi momento e allora tutti i nostri piaceri saranno finiti. Poiché Dio ha dato loro tutto il necessario per vivere pacificamente per capirLo e conoscerLo, perché cercano di inventarsi cose per dimeticarLo? Uno scienziato spiega un fenomeno in un certo modo e tra qualche tempo un altro scienziato tornerà a spiegare la stessa cosa, ma da un altro punto di vista, adottando un linguaggio diverso. Si scrivono libri a non finire. Un biologo russo dimostrò che prima dell'evoluzione biochimica l'atmosfera della Terra andava riducendosi, che c'era moltissimo idrogeno e pochissimo ossigeno e che, con il tempo, furono le radiazioni solari a causare queste mutazioni negli elementi che andarono a costituire elementi diversi; ma da dove veniva l'idrogeno? Gli scienziati studiano solo parte di questo processo, non ne studiano l'origine. Bisogna capire da dove ha inizio. Quell'aereo (che sta volando sul mare) potremmo forse credere che è nato dal mare? Eppure qualcuno potrebbe dire che d'un tratto si è vista una luce sul mare e si è creato l'aereo: vi pare una spiegazione scientifica? Le teorie degli scienziati sono simili, dicono: "Esisteva qualcosa, poi così per caso, è successo qualcos'altro. Questa non è scienza, scienza vuol dire trovare le cause.
D'altra parte l'attuale crisi del petrolio è sintomatica: cosa faranno quando le riserve di petrolio saranno esaurite? Non ci sono soluzioni da offrire.
Oggi l'India soffre di scarsità d'acqua, ma che cosa si riesce a fare per porvi rimedio? Eppure l'acqua non manca su questo pianeta. Perché non si cercano di irrigare le terre che più ne hanno bisogno, invece di andare sulla luna a vedere di rendere fertile un pianeta coperto di polvere? Perché non ci si preoccupa prima della Terra? Con l'acqua degli oceani potrebbero irrigare il Sahara, il deserto dell'Arabia o quello del Rajasthan.
Si dice sempre che lo si farà più tardi, che il progetto è in fase di studio. Il progetto lunare, per esempio, è segno di ___ infantile: "Mamma voglio la luna!" E per tener tranquillo il bambino la mamma gli dà uno specchio mostrandogli la luna che vi si riflette. "Ecco, ho la luna!" E il bambino è soddisfatto. Purtroppo non è una storiella... Dopo aver speso tanto denaro per andare sulla luna per riportare soltanto qualche pietra, i responsabili di questa impresa hanno deciso di interrompere il programma perché non ne valeva la pena. Adesso vogliono andare su un altro pianeta, ma non dispongono di fondi necessari. Ogni viaggio costa centinaia di miliardi. Questi furfanti derubano la gente con le tasse e sperperano stupidamente il denaro che i contribuenti guadagnano a fatica. Sono indegni di ogni stima e oggi stanno preparando un'altra truffa: "Siate entusiasti, stiamo conquistando un altro pianeta. Vi porteremo altra polvere, questa volta tonnellate di polvere." Pensano che ci sia vita su Marte ma poco importa cosa pensano. Non cambierà comunque niente, poiché già sulla Terra gli uomini non smettono di battersi. E' vero che c'è vita su Marte, ma cosa ne guadagneremo? In altre parole siamo pronti a spendere enormi somme di danaro pur di soddisfare la nostra curiosità puerile. Ridicolo! E quando si richiede di venire in aiuto ai Paesi poveri rispondono: "Non ne abbiamo i mezzi." Il sistema economico mondiale vacilla perché il genere umano non ha saputo amministrare correttamente il patrimonio che il Signore gli ha elargito.















Guida Pratica Alla Coscienza di Krsna

UN ALTARE IN CASA

di CITRAKA DASA ADHIKARI



Se mettiamo una scatola fuori dalla porta di casa nostra e ci imbuchiamo le lettere, possiamo forse sperare che arrivino a destinazione? No di sicuro! Perché il postino non la riconoscerà e quindi non preleverà la posta.
Ovviamente allora non possiamo adorare una forma di Dio creata dalla nostra immaginazione, ma se offriamo il nostro servizio alla forma autorizzata, descritta dalle Scritture vediche, il Signore accetterà la nostra devozione.
Il Signore e i Suoi puri devoti sono così gentili che ricevono la nostra adorazione anche tramite la loro immagine.
Allestire allora un altare significa ricevere il Signore e i Suoi puri devoti in casa propria, riconoscendo così che Egli è il vero proprietario di ogni cosa, compresa la nostra casa.
Quale sarà dunque il luogo ideale per accoglierLo? Non certo un locale disordinato e buio, o già molto sfruttato per gli affari domestici e le abitudini quotidiane. Deve piuttosto essere un posto accessibile, dove tutti possano stare comodamente e gustare la Sua compagnia.
Le immagini del vostro altare possono essere poste su una mensola, un ripiano, un tavolo o un mobile. Sull'altare deve esserci un immagine di Srila Prabhupada (e per chi avesse già scelto un maestro spirituale, un guru iniziatore, anche la sua); un'immagine di Sri Caitanya e dei Suoi associati (il Pancatattva); e un'immagine di Sri Krsna accompagnato dalla Sua energia interna Srimati Radharani (Sri Sri RadhaKrsna).
Per adornare l'altare lo si può ricoprire con una stoffa ricamata, e si possono usare altri articoli caratteristici dell'adorazione al Signore. Per esempio si possono mettere dei piccoli bicchieri per l'acqua davanti a ogni immagine, e cambiare l'acqua regolarmente; si può usare un piatto speciale, destinato solo all'altare, per l'offerta del cibo; un portaincensi; una campanella; un vaso per i fiori; ecc.
Ovviamente se desiderate fare un'adorazione più elaborata, simile a quella che si effettua nei templi, il sistema migliore è quello di avvicinare un devoto esperto che può spiegarvi tutti i dettagli necessari e fornirvi tutto il necessario.
La prima persona che si adora sull'altare è il maestro spirituale.
Il maestro spirituale, naturalmente, non è Dio, ma poiché è il servitore più caro a Dio, merita lo stesso rispetto e onore destinato al Signore. Il maestro spirituale unisce il discepolo al Signore e gli insegna a servirLo. La sua posizione è come quella di un ambasciatore che è trattato nello stesso modo in cui verrebbe trattato il presidente del paese che rappresenta, e che dato che è incaricato dallo stesso presidente di svolgere le sue funzioni, le sue parole e i suoi atti hanno lo stesso peso di quelli del suo rappresentato. Ci sono due tipi di maestri spirituali: il maestro spirituale che istruisce, e il maestro spirituale che dà iniziazione. Tutti coloro che in occidente intraprendono la via del bhaktiyoga, hanno un grande debito nei confronti di Sua divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Prima che Srila Prabhupada venisse in Occidente, nessuno sapeva nulla sul puro servizio devozionale a Sri Krsna, quindi tutti coloro che hanno appreso a svolgere servizio devozionale tramite i suoi libri, la rivista Ritorno a Krishna, i suoi discepoli, e il Movimento Hare Krsna che lui ha portato in Occidente, dovrebbero offrirgli omaggi.
Egli è il guru istruttore di tutti noi come fondatore e guida spirituale del movimento internazionale per la Coscienza di Krsna. Ecco perché la sua immagine è indispensabile.
Progredendo nel bhakti-yoga, qualcuno magari desidererà essere iniziato. Srila Prabhupada, prima di lasciare questo mondo nel 1977, ha autorizzato un sistema con il quale avanzati e qualificati devoti portano avanti la sua missione dando iniziazione a nuovi discepoli in accordo alle sue istruzioni. Attualmente ci sono molti maestri spirituali nel nostro movimento. Frequentando il tempio più vicino a casa vostra potrete, se desiderate, incontrarli per avere la loro guida e la loro associazione.
Negli templi compare sull'altare la cosiddetta parampara, l'ininterrotta successione disciplica dei maestri spirituali, che ha avuto inizio con Krsna, e da cui discende Srila Prabhupada (Brahmamadhvagaudiya-sampradaya). Della parampara, appaiono generalmente gli anelli più recenti e quelli più importanti: per questo motivo è raccomandato di affiancare alla foto di Srila Prabhupada, almeno quella del suo maestro spirituale Sua Divina Grazia Sri Srimad Bhaktisiddhanta Sarasvati Prabhupada.
Quando si decide di prendere iniziazione da un determinato maestro spirituale e si viene accettati da lui come discepoli, si dovrà porre anche la sua immagine sull'altare.
L'immagine principale del vostro altare domestico dovrà essere il Pancatattva, il Signore Caitanya Mahaprabhu e i suoi quattro più intimi associati.
Sri Caitanya Mahaprabhu, apparso sulla Terra nel 1486, è l'apparizione (avatara) di Sri Krsna in quest'era (il kali-yuga). Egli è Krsna stesso disceso nella
forma di devoto per insegnarci come arrenderci al Signore cantando i Santi Nomi
e praticando il bhaktiyoga. Sri Caitanya è considerato l'avatara più misericordioso perché ha reso la più alta perfezione
della vita spirituale, l'amore per Dio, disponibile e facile per tutti.
Le altre persone dell'immagine sono:
(da sinistra a destra) Sri Advaita Acarya,
il Suo avatara; Sri Nityananda, la Sua
espansione; Sri Gadadhara, la manifestazione della Sua energia interna; Sri Srivasa, il Suo perfetto devoto.
Senz'altro sull'altare ci dev'essere un'immagine della Persona Suprema, Sri Krsna con la sua eterna consorte Srimati Radharani.
Srimati Radharani è la potenza spirituale di Sri Krsna. Ella è la personificazione del servizio devozionale, e i devoti prendono sempre rifugio in Lei per imparare a servire il Signore Supremo.
Le immagini dei maestri spirituali devono essere davanti, in ordine di anzianità (il più recente a sinistra), su un livello leggermente rialzato va collocata l'immagine del Pancatattva che deve trovarsi al centro e quella di Sri Sri Radha Krsna su un livello ancora più alto, magari appesa alla parete, sempre al centro.
Ogni giorno l'altare va pulito con attenzione. La pulizia è essenziale per l'adorazione del Signore e per la vita spirituale in generale.
Cercate di procurarvi sempre qualche fiore fresco per adornare l'altare e di offrire degli incensi profumati.
Ci sono molte regole per l'adorazione e per il servizio devozionale, ma la regola essenziale che permea tutte le altre è ricordare sempre Krsna, perché così facendo si ottiene il risultato desiderato: sviluppare amore per Lui, e realizzare il Suo amore per noi.
Questa è la sorgente di tutta la felicità e di tutto il piacere trascendentale che da sempre desideriamo.















MATERIALISMO E CRIMINALITA'

di MATSYA AVATARA DASA

Questa nostra società, malgrado molti successi in campo scientifico e apprezzabili conquiste sociali, non ha saputo darsi un assetto civile che garantisca alle genti una coesistenza serena. Al contrario e a dispetto di quanto sembri progredire in campo tecnologico, sul piano dei rapporti umani essa sta invece diventando sempre più sfiduciata, corrotta e violenta.
Sembra che un numero sempre crescente di persone anziché progredire ed evolversi, si degradi e imbarbarisca progressivamente sotto la spinta di passioni bestiali che generano inquietudini sempre più diffuse, passando trasversalmente per tutti gli strati sociali e culturali, nessuno escluso. A Est come a Ovest, a Sud e a Nord, sembra tiri aria gelida e putrida di decadenza morale e disfacimento istituzionale.
Criminalità e violenza, immagini di gesta delittuose di elevata pericolosità sociale vengono regolarmente diffuse e amplificate dai potenti mezzi di comunicazione di massa. In nome dello spettacolo o dell'informazione, non sempre utili e talvolta addirittura dannosi, in quanto formidabili veicoli di modelli intensamente negativi e fuorvianti, criminali e crimini fanno ormai la loro macabra apparizione nella nostra vita quotidiana. Tali fatti delittuosi, direttamente e indirettamente, stanno generando una diffusa nevrosi ossessiva, che influenza negativamente tutti gli individui nei vari livelli dell'organizzazione sociale, in pubblico e in privato; nella famiglia, scuola, lavoro, politica e istituzioni, producendo ansie, traumi e sgomenti devastanti nelle persone psichicamente più fragili. Le persone oneste, o almeno i non troppo disonesti, sono più che preoccupati e profondamente insoddisfatti della poca efficienza in cui si trova al momento lo Stato in generale e la Giustizia in particolare. La preoccupazione generale si sta trasformando in panico e un numero sempre crescente di persone invoca a gran voce pene più severe, e anche la pena di morte, per gli scellerati autori degli innumerevoli crimini agghiaccianti.
Ma che cos'è successo a questa povera umanità traviata? Il cosiddetto progresso di stampo laico non aveva promesso libertà e benessere?... Invece si stanno raccogliendo i frutti velenosi di nevrosi e delinquenza! Indubbiamente qualcosa non ha funzionato. Proviamo a tentare una modesta analisi della società in cui viviamo per vedere quel che è effettivamente avvenuto.
Sotto una superficiale e spesso ipocrita vernice di etica laica o, peggio ancora, di falsa religiosità e bigottismo dogmatico e settario, la gente si è di fatto gravemente ammalata di materialismo e di impersonalismo. I valori spirituali, trascendenti, vissuti con sacrificio e coerenza, portano al naturale sviluppo di sentimenti di amore e devozione al Signore Supremo, inesauribile sorgente d'ispirazioni nobili, di vite virtuose a beneficio di tutti e alla liberazione da tutte le pene inerenti all'esistenza materiale. Questi princìpi spirituali sono stati gradualmente e progressivamente abbandonati e sostituiti con pseudovalori materiali, effimeri e in gran parte illusori. Da ciò consegue il quasi incontrastato sviluppo della mala pianta dell'invidia tra persona e persona, o tra gruppi di persone, talvolta in lotta spietata tra loro per il possesso dei centri di potere, per mezzo del quale garantirsi il tanto agognato benessere materiale. Questa dinamica porta innegabilmente alla formulazione di un tragico ma inevitabile rapporto tra desideri illeciti e delinquenza attiva. Materialismo e criminalità sono direttamente proporzionali, l'aumento dell'uno genera inevitabilmente la crescita dell'altro. Sono pertanto due fenomeni correlati da una perversa e sordida logica: impossessarsi degli oggettistrumenti materiali, poterne disporre a piacimento e senza restrizioni, nel tentativo di appagare quella bramosia peraltro insaziabile che è generata dall'illusione di poter ottenere la felicità indipendentemente da Dio. La materia è illusoria per sua stessa natura, in quanto effimera. Per cui, vivere una vita basata su scopi materiali, conduce ben presto al degrado morale e alla frustrazione, poi, per reazione, all'uso della violenza e infine alla sconfitta e alla disperazione. Infatti, la lotta per l'esistenza, nonostante le molte apparenti e discutibili comodità offerte dalla cultura del superfluo, resta più dura che mai. Inoltre, rispetto al passato, si è aggiunto uno stress diffuso che a sua volta è divenuto causa concomitante e scatenante di molte gravi malattie psicosomatiche e comportamentali. Statistiche recentissime ci fanno sapere che questo grave malessere è sofferto dal sessanta per cento degli Italiani, ed è diffuso in tutte le classi sociali.
Viviamo in un abitat fisicamente e moralmente inquinato, ammorbato e ostile, popolato in numero crescente da pericolosi parassiti nella forma umana. Gente malata, insoddisfatta e litigiosa, irrispettosa anche verso quei capi che essa stessa ha eletto. I leader, a loro volta, tradiscono la fiducia dei cittadini macchiandosi di molti crimini, tra i quali, specialmente in politica, spiccano per frequenza e vergognosa audacia le pratiche dell'affarismo e della corruzione, ufficiosamente quasi istituzionalizzate. Del resto, si pensi a quanti governanti, autorità pubbliche e "onorevoli", sono dei deviati psichici, tossicodipendenti e
degenerati sessuali. Ciononostante, a causa del malcostume dilagante, per ignoranza, superficialità morale e lassismo, a questi individui è consentito sedersi nei Parlamenti della Repubblica. Il comportamento malavitoso è in effetti così diffuso che non sembra più di trovarci di fronte a delle bande di delinquenti, ma a un vero e proprio ceto criminale in ascesa. Tanto che la gente onesta, specie in via di estinzione, ma fortunatamente ancora abbastanza presente sul pianeta, spesso è frustrata e scoraggiata perché non sa più in chi riporre la propria fiducia.
La società contemporanea è basata su un alto grado di competitività; dai primi anni di scuola fino alla vecchiaia essa pone gli individui più deboli, e per carattere già mal predisposti (per guna e karma *1), in condizioni psicologiche così precarie da non poter spesso resistere alle lusinghe delle molte quotidiane tentazioni.
Di solito, dalla cultura materialista, viene trascurato un elemento inquinante di grande pericolosità che potremmo definire "psichismo negativo", il cui accumulo generato dai desideri illeciti degli esseri malvagi e dalle angosce mentali delle loro povere vittime, (provate a calcolare l'indicibile sofferenza di milioni di bestie macellate barbaramente ogni giorno nei "civici" mattatoi), avvolge il pianeta come una sorta di atmosfera invisibile ma percepibile, ad alto potenziale negativo. Purtroppo i campi positivi, creati dal pensiero virtuoso di individui singoli e da gruppi come: bambini che giocano, uccelli canori, animali liberi al pascolo, persone onestamente impegnate nei loro lavori, monaci oranti, fedeli in preghiera, yogi in meditazione, devoti che cantano i Santi Nomi del Signore, i quali potrebbero purificare e trasformare l'energia psichica negativa globale, sono oggi purtroppo una netta minoranza, anche se confortata dalla grande speranza di essere destinata a crescere nei prossimi dieci millenni.
Al momento vige una quasi totale mancanza di educazione spirituale a tutti i livelli istituzionali, ciò fa si che la vita venga concepita e basata esclusivamente sul corpo fisico e sembri terminare alla fine di questo. Sotto questa illusione, detta edonismo, tipica del materialismo vecchio e nuovo, la cura del corpo e delle sue estensioni affettive di questa sola "vita" diventano gli unici obiettivi da raggiungere. Da qui il tentativo intenso, a volte esasperato, spesso disonesto e perché no violento, di ottenere tutto e subito, incuranti delle ovvie e non sempre visibili conseguenze a breve e lunga scadenza delle attività proibite. A questo punto bisogna onestamente ammettere che neppure le religioni dogmatiche
occidentali aiutano a sconfiggere concezioni di vita eminentemente materialiste, anzi, per certi versi, le appoggiano clamorosamente. Con la loro negazione dell'immanenza del Signore in forme di vita diverse da quella umana, creano una sorta di condizione privilegiata per gli uomini e discriminano pesantemente ai danni degli animali e di tutti gli altri esseri viventi. Così, presentando il Signore non supremamente giusto e imparziale verso tutte le Sue creature, ma iniquo e settario, molta gente ha preso le distanze. Infatti, a meno che non vengano spiegate, su basi scientifiche, le leggi del karma e della reincarnazione a cui sono soggetti tutti gli esseri viventi, nessuno potrà capire, né tantomeno apprezzare, il supremo principio di giustizia che regola il regno di Dio. Le religioni di cui sopra devono dire ai loro fedeli che non si possono massacrare impunemente poveri animali innocenti senza dover pagare il prezzo, cioè la reazione, di tali atrocità. Finché non cesserà questa pratica barbara, violenta e crudele, da parte dell'uomo sugli animali e l'ambiente, la società umana sarà tormentata dalla stessa violenza e conoscerà altrettanta sofferenza. Come dice Cristo: "Chi di spada ferisce di spada perisce", o ancora: "Chi semina vento raccoglie tempesta".
La religione non è esattamente la spiritualità; la religione è la strada, un mezzo, mentre la spiritualità è il traguardo, la liberazione dalla schiavitù dalla materia con tutti i suoi condizionamenti e sofferenze.
Qualcuno, leggendo quanto sopra, potrebbe obiettare che il comportamento immorale e delittuoso non sia una novità di queste ultime generazioni, che ha piuttosto accompagnato l'uomo attraverso i secoli ed è stato una piaga costante anche nelle civiltà del passato. Inoltre, che esso non è peculiare del materialismo, in quanto, anche nei secoli in cui lo spirito religioso era sentito dalla maggior parte della gente, sono stati compiuti crimini agghiaccianti, anche da molti cosiddetti "religiosi", per cui... le miserie del mondo non erano minori. Per rispondere a tali argomentazioni si deve fare una distinzione seria, onesta e precisa, tra ciò che è genuina spiritualità, cioè devozione a Dio, e il suo antitetico per eccellenza: le brame materiali, con le conseguenti strumentalizzazioni della religione ai fini del potere. Per certo le tristemente famose guerre di religione, vecchie e nuove, con i loro risvolti politici e i conseguenti intrighi, fanatismi e atrocità, non avevano e non hanno assolutamente niente né di religioso, né tantomeno di spirituale, pertanto i loro fautori appartengono alla sfera del materialismo più subdolo. Lo stesso dicasi per tutte quelle persone che, camuffate in abiti o atteggiamenti religiosi, perseguono in realtà fini egoistici personali, opposti per natura e spirito, all'unico, eterno e universale principio di spiritualità che consiste nel servire il Signore Supremo, i Suoi insegnamenti e i Suoi puri devoti con amore e devozione.
Dio, pur avendo infiniti nomi, è Unico e assoluto. Onnipotente, eterno, origine e fondamento di tutto ciò che esiste. Egli, colmo di compassione per tutte le creature cadute nel mondo materiale, ha rivelato alle genti svariate strade per purificarsi, servirlo e raggiungerlo nel mondo spirituale. Ciò che Dio ha stabilito è la norma, cioè la Religione; chi la segue servendola si eleva, mentre chi la infrange si degrada. Ecco qual è il senso di evoluzione e degradazione, civiltà e barbarie, religione e irreligione: avvicinarsi a Dio servendolo, o allontanarci da Lui disubbidendoGli. Servire Dio è il nostro dharma, il supremo principio, spirituale e assoluto, da cui derivano l'etica e il comportamento morale autentico, a beneficio di tutti gli esseri viventi. Di fatto, parlare di moralità e immoralità ha senso solo se abbiamo un preciso e autorevole punto di riferimento, e quel riferimento non può essere altri che Dio, Unico e Sovrano. La Persona Suprema è l'unica ed esclusiva sorgente della religione originaria, ed è Dio a rivelarla agli uomini in accordo a tempi, luoghi e circostanze diverse, direttamente o per mezzo dei Suoi puri devoti. Altrimenti chiunque potrebbe fabbricarsi la "propria" etica e morale, magari in contrasto aperto con quelle di altri, con le conseguenze che potete ben immaginare. Chi non riconosce l'esistenza di Dio, gesto in sé di enorme ignoranza e ingratitudine, elabora un'etica accomodante, che lascia libero sfogo alle passioni o, nel migliore dei casi, la costruisce con le proprie capacità razionali. Questa cosiddetta razionalità, basata sul metodo sperimentale, di cui il materialista sovente si fa vanto e si inorgoglisce, non è altro che presunzione (per usare una definizione di Eraclito) in quanto tutta questa conoscenza non dipende altro e completamente che dai sensi imperfetti, i quali lavorano e funzionano solo sotto certe condizioni psicofisiche e sono sempre soggetti al potere illusorio insito nella natura materiale *2. Per cui, nonostante gli eclatanti successi ottenuti nell'analisi della materia, attività in se che somiglia molto al giuoco delle scatole cinesi, sul piano più sottile, nella ricerca della persona interiore e spirituale, il metodo razionalista empiricosperimentale, basato sullo strumento dei sensi imperfetti, fallisce miseramente e intrappola il ricercatore con i suoi stessi mezzi.
D'altronde, anche la più avanzata e virtuosa delle etiche umane ha mostrato e continuerà a mostrare dei limiti intollerabili, proprio perché umani e perciò materiali, quindi incapaci di soddisfare la nostra insaziabile sete di eternità, conoscenza e felicità, che per natura sono attributi spirituali, quindi ben al di là della portata umana. Infatti gran parte della filosofia materialista gioca sull'equivoco di trattare la persona interiore come umana, (la religione dogmatica occidentale non a caso sostiene la stessa tesi) quando questa invece non lo è affatto, in quanto spirituale eterna e trascendente, semmai talvolta caduta e costretta a vestire le ristrettezze umane, o altre inferiori.
Come la maggior parte dei nostri lettori conosce, l'era di kali *3, il periodo in cui viviamo, non è esattamente la migliore stagione per visitare questo pianeta, per cui una certa dose di disgrazie ce le possiamo pazientemente attendere senza troppo stupirci. Ciononostante, siccome per natura non sappiamo né possiamo rassegnarci a vivere in condizioni tanto ostili, cerchiamo prima di tutto, con umile preghiera, un aiuto concreto dall'unica Persona in grado di poterne dare e, con la Sua misericordia, riguadagnare la giusta comprensione della realtà, poi, da questa piattaforma, tornare alla nostra perduta condizione di beatitudine.
Premesso quanto sopra, il crimine e il comportamento criminale, sia nell'individuo che nei gruppi, deriva dall'abbandono della coscienza di Dio e dalla mancanza di rispetto per le Sue leggi. Quest'attitudine si può combattere e anche vittoriosamente sconfiggere, solo reinserendo nella società, a tutti i livelli, i principi attivi dei valori spirituali: primi tra tutti l'amore e la devozione a Dio. Introducendo l'educazione e la pratica del servizio di amore e devozione al Signore Supremo, che consiste primariamente, nella nostra epoca, nel canto collettivo dei Suoi Santi Nomi, si potrebbero sanare tutti gli innumerevoli contrasti della nostra società. Per chi non ha approfondito le ricerche e non ha adeguate esperienze in merito, quanto detto può sembrare semplicistico e perfino ingenuo, cionondimeno è la pura verità. Provare per credere! Dio, in quanto Essere Assoluto, non è differente dai Suoi Santi Nomi, per cui l'invocazione dei Suoi Nomi ci mette direttamente in contatto con Lui e con le Sue energie spirituali, risolvendo alla sorgente ogni problema esistenziale in termini di: religiosità, sviluppo economico, piacere dei sensi ed infine procurandoci la liberazione dalle miserie della materia, con le molteplici sofferenze legate a infinite morti e rinascite. Infatti, in tutte le Scritture rivelate viene proclamata l'urgenza e l'importanza di invocare i Santi Nomi del Signore. Le Scritture vediche in particolare raccomandano senza mezzi termini che in quest'epoca di ipocrisia e discordia la sola preghiera veramente efficace sia il canto privato e collettivo dei Santi Nomi del Signore. Le sacre Scritture vaisnava, i puri devoti e Dio stesso, disceso nella forma di Sri Caitanya Mahaprabhu, raccomandano la pratica della bhakti, il servizio di amore e devozione al Signore, che si risveglia e si rivive per mezzo del canto dei Suoi Santi Nomi: Hare Krsna Hare Krsna Krsna Krsna Hare Hare Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare.
Vorrei terminare citando un concetto spesso usato dal mio maestro spirituale ed eterno benefattore, Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada: "Finché non si riconosce il Signore Supremo come proprietario di ogni cosa tutti i tentativi tesi a ottenere la felicità e la prosperità sono illegittimi. Una civiltà atea non può ottenere la pace".



NOTE:

*1 Guna: Le tre qualità materiali che influenzano il carattere. Karma: Attività interessate intese come sorgenti di azioni e reazioni.
*2 Natura materiale: Energia inferiore di cui è costituito l'universo materiale. La sua principale caratteristica è l'essere soggetta all'influenza distruttrice del tempo, per cui è definita effimera. Inoltre, essa è costituita in modo tale da emanare perennemente tre influenze, guna, capaci di far credere ciò che non è, per cui è definita illusoria.
*3 Era di Kali: Epoca nella quale stiamo vivendo. E' iniziata circa cinquemila anni orsono, qualitativamente parlando è la peggiore tra le quattro stagioni cosmiche, in quanto, a causa dei suoi effetti, ci sarà un imbarbarimento generale, fino alla distruzione dell'umanità, per poi ricominciare il ciclo da capo con una nuova Satya Yuga.















L'OSSERVATORE
VEDICO

Commenti a fatti e avvenimenti del nostro tempo a cura di Goura Krsna dasa  Giorgio Cerquetti



LA LINGUA MADRE

Può una lingua del passato appartenere al futuro?
Due ricercatori americani sostengono di sì e pensano di aver trovato una soluzione originale e soddisfacente. Uno studioso di sanscrito, Vyaas Huston, ed un programmatore di computer, David Lavitre, hanno collaborato alla elaborazione di un programma software che renderà più facile l'apprendimento della lingua sanscrita.
Vyaas Huston originario di New York, è stato motivato nella sua originale ricerca dall'idea di rendere il sanscrito, da sempre considerato una lingua difficile ed inaccessibile, più abbordabile e di facile comprensione per la gente moderna.
Il suo metodo della durata di venti ore aiuta gli studenti a sviluppare un rapporto intimo con quella che è considerata dagli storici la lingua più antica del mondo. Questo nuovo metodo di apprendimento insegna a leggerlo e pronunciarlo con facilità sin dalle prime lezioni. Huston ha dichiarato con estrema soddisfazione che con il metodo del computer in un anno ha insegnato questa importante lingua classica a più persone che in quindici anni di insegnamento universitario.
"Il tempo è un fattore determinante - spiega il professore americano  gli studenti perdono facilmente il loro interesse se il corso si trascina per mesi. Quando si tratta di insegnare una lingua antica, il segreto del successo è aiutare lo studente a cogliere in poco tempo l'intima essenza della lingua stessa".
Lo scienziato statunitense Richard Briggs, ricercatore presso il "National Aeronautics and Space Administration", destò un certo scalpore a livello internazionale quando cinque anni fa annunciò che le regole della sintassi e della grammatica sanscrita, enunciate migliaia di anni fa dai saggi indiani e codificate dall'erudito indiano Panini, potevano essere facilmente assimilate ed applicate come linguaggio dei moderni computer. "Tra gli altri meriti dei grammatici va ascritto un metodo di parafrasare il sanscrito in un modo che è identico, non solo nell'essenza ma anche nella forma, con la ricerca corrente nel campo dell'intelligenza artificiale. Questo linguaggio naturale può essere utilizzato anche come linguaggio artificiale, e tutta la ricerca svolta in questo campo sembra aver reinventato una ruota che ha migliaia di anni", scriveva Briggs sulla rivista "AI" nella primavera del 1985.
Parzialmente ispirato dalle teorie di Briggs e parzialmente da una serie di sogni, avuti nel corso degli anni, in cui i verbi, le declinazioni e le frasi in sanscrito apparivano rapidamente sugli schermi di un computer, Huston decise di dare una conclusione pratica al suo vecchio desiderio di insegnare l'antica lingua madre con l'ausilio dei più moderni e sofisticati computer.
"Il sanscrito è l'unica lingua di questo pianeta  sostiene Huston  che può esprimere con precisione concetti ed idee matematiche. E' un linguaggio eufonico, il suo suono è puro e combinato in modo armonioso suscita nell'ascoltare gioia e tranquillità come la musica. Un giorno l'umanità si evolverà ad un livello superiore e la gente di questo pianeta deciderà consapevolmente di conversare usando questo linguaggio perfetto".
Attraverso i secoli il sanscrito è stato scritto in molti alfabeti diversi, originariamente era composto nell'antico alfabeto devanagar, che tradotto letteralmente vuol dire "la scrittura usata nella città dei deva", gli esseri celesti abitanti dei pianeti superiori che vivono migliaia di anni e sono protagonisti dei grandi poemi epici come il Ramayana ed il Mahabharata. Questo alfabeto devanagan è formato da quarantotto lettere, tredici vocali e trentacinque consonanti. Gli antichi studiosi di grammatica sanscrita divisero l'alfabeto secondo un criterio linguistico pratico, e questa divisione è stata accettata da tutti gli studiosi.
Oggi il sanscrito viene insegnato nelle maggiori università del mondo e l'interesse per lo yoga e la filosofia indiana ha generato in Occidente un nuovo interesse verso questa lingua per troppo tempo dimenticata. Il greco, il latino, l'italiano, come anche l'inglese, il tedesco e le altre lingue europee hanno tutte avuto origine da questa lingua chiamata appunto "madre"; oggi sono a vostra disposizione "I grandi classici dell'India" tradotti dal sanscrito da Srila Prabhupada che permettono anche ad un profano un immediato accesso a questa lingua così antica e affascinante. Ogni volume presenta il testo sanscrito originale, la translitterazione in caratteri romani, la traduzione letterale e la traduzione letteraria oltre a una spiegazione chiara ed esauriente della filosofia.
Probabilmente non imparerete molto facilmente a conversare in sanscrito però potrete entrare in contatto con la lingua dei nostri antenati, la "lingua madre" da cui ha avuto origine quella che parlate tutti i giorni.















LA CIVILTA' MODERNA
SI BASA SU UN ERRORE

Le Ragioni Del Caos

di HRDAYANANDA DASA GOSWAMI



Ieri sera sono stato invitato ad un programma radiofonico, l'Alan Burke Show. Tutte le altre persone che sono intervenute hanno solo presentato inutili teorie su Dio. Spero che voi mi scuserete se parlerò molto francamente perché di questi tempi non solo in America, ma in tutto il mondo la gente ha completamente dimenticato chi in effetti è Dio. E la ragione del caos in cui il mondo si trova attualmente deriva dal fatto che la gente, nonostante il modo in cui si fa chiamare (cristiani, induisti, musulmani, ebrei o qualsiasi altra cosa), è diventata materialista, priva di una chiara comprensione di chi è Dio, di che cosa desidera e di come soddisfarLo. E' un caos politico, un caos psicologico, un caos sociale. La famiglia è nel caos...
Tutto è più o meno caotico, e stiamo solo lottando nel tentativo di mantenere la nostra società. Criminalità, inflazione, malattie mentali, problemi politici: ci troviamo in una situazione estremamente pericolosa. E in ogni momento tutto può essere distrutto da un'esplosione nucleare.
Noi sosteniamo che questi problemi siano causati dal fatto che è stato dimenticato Dio.
Facciamo un esempio. Se i bambini di una famiglia seguono i saggi consigli del padre, la famiglia funziona nel migliore dei modi, ma se si disobbedisce al padre o ci si dimentica di lui, la famiglia diventa caotica. E' molto semplice. Allo stesso modo noi siamo in realtà destinati a seguire la legge divina. Qualsiasi sia il denaro che abbiamo in banca, qualsiasi sia il tipo di macchina che guidiamo, qualsiasi sia il titolo che segue il nostro nome, qualsiasi sia la nostra bellezza, la nostra fama o la nostra forza, siamo in realtà dei criminali perché non seguiamo la legge divina. Chiunque non segua la legge è un criminale.
Quindi, molto francamente, il movimento per la coscienza di Krsna sta cercando di formare un gruppo di uomini e di donne, purificati e competenti, e in possesso dei requisiti necessari per dare a questo paese qualcosa che gli è mancato per tanto tempo: una guida spirituale. Sono rimasto colpito ieri sera nel vedere dei gentiluomini presumibilmente colti  delle guide spirituali  dire simili sciocchezze.

Una persona ha telefonato nel corso della trasmissione e ha chiesto perché il tempo sta diventando così pazzo (credo che ieri abbia nevicato nel Wyoming o da qualche altra parte mentre di solito non nevica in primavera). Quindi chi chiamava voleva sapere perché il tempo sta diventando così cattivo. E i vari membri del gruppo dei partecipanti hanno risposto che non lo sapevano e non erano in grado di spiegarlo con sicurezza.
A questo punto sono intervenuto io dicendo: "So io il perché; Dio ci sta punendo". Dio è infinitamente potente, quindi possiede certo la capacità di cambiare il tempo. Perciò se stiamo subendo condizioni atmosferiche così difficili (freddo e pioggia eccessivi o troppo scarsi e via dicendo) la ragione è che Dio ci sta punendo.
E ciò nondimeno uno di questi pseudo capi religiosi ha stupidamente replicato: "No, Dio non controlla queste cose".
Io invece ho insistito: "Sì, le controlla e ci sta punendo".
Lui ha replicato: "No, Dio non punisce."
Allora gli ho dovuto far notare: "La madre non punisce a volte il figlio per amore? Ella gli dimostra forse il suo amore solo dandogli tutto ciò che vuole? "Vuoi andare a giocare per la strada? Va bene, va a giocare per la strada. Vuoi mangiare solo caramelle? Fa tutto quello che vuoi. Questo è il mio amore". Questo non è amore, è stupidità. La madre può a volte punire il figlio e altre volte abbracciarlo. Entrambe le cose sono comunque amore."
Cercavo in questo modo di introdurre anche il concetto di Dio come persona, ma questa gente sciocca voleva solo dire che: "Dio non è una persona. Dio è privo di individualità. Può esprimere il Suo amore solo attraverso noi stessi. Questo mondo è l'espressione dell'amore di Dio: Dio deve esprimersi attraverso di noi".
E' un'idea stupida. Perché mai Dio dovrebbe dipendere da noi? Perché non potrebbe esprimerSi? Qualcuno potrà dire: "Io parlo  è Dio che Si sta esprimendo". Ma Dio non può parlare da solo? E' stupido? E' così incapace? E' così imbranato da non essere in grado di parlare per conto Proprio?
In questo modo, accettiamo tante idee di compromesso, annacquate, insulse e ambigue su Dio, tanto da far sì che praticamente non esista più vita spirituale in questo paese così come in alcun'altra parte del mondo. Esistono solo ipocrisia e inganno. Il movimento per la Coscienza di Krsna è stato quindi istituito per dare a tutti la vera vita spirituale.
Non dovremmo essere orgogliosi di avere rapporti sessuali frequenti, o pensare che perché qualcuno è molto esperto sessualmente, sia un grand'uomo. Persino gli animali comuni e di basso livello come i maiali, i cani, i piccioni e gli asini hanno molti rapporti sessuali. Ma il maiale non è in grado di capire di avere un'anima nel proprio corpo. Il maiale o il cane non possono leggere le Scritture; non possono cantare il nome di Dio. Possono solo mangiare e dormire, accoppiarsi e combattere l'uno contro l'altro. Ma noi non siamo destinati a vivere come i maiali e i cani e a restringere le nostre attività mangiando molto bene in ristoranti di lusso, dormendo in splendidi palazzi o appartamenti, difendendoci con un'infinità di armi nucleari e vivendo una vita sessuale vigorosa e attiva.
Al giorno d'oggi la gente pensa: "Se ho in abbondanza cibo, sonno, sesso e mezzi per difendermi, la mia vita è perfetta...". Non è vero, perché queste quattro attività che non possono peraltro essere negate o represse, da sole costituiscono una vita animale e non una vita umana. Anche un devoto del Signore mangia, dorme, si difende e può sposarsi e avere rapporti sessuali allo scopo di procreare, ma non si limita a queste cose. No... Perché uno mangia in un bel ristorante, dorme in un attico o ha molte relazioni sessuali, questo non significa che la sua vita sia un successo. Non fa che supplire a necessità fisiche. La nostra vita è un successo quando siamo in grado di comprendere Dio e l'anima presente nel nostro corpo.
Ed è importante puntualizzare che comprendere Dio non significa, come è diventato molto popolare dire oggi: "Qualsiasi cosa tu pensi, va bene. Se ti rende felice, è giusta qualsiasi cosa in cui tu creda". Questa è anarchia spirituale. Se diamo a qualcuno la patente di guida, non gli diciamo: "Devi solo guidare come più preferisci. Devi solo salire sulla macchina, accendere il motore e fare tutto ciò che ti va di fare. Pensa solo a divertirti". No. C'è il codice della strada. Ci sono norme e regolamenti. Devi fermarti là... Allo stesso modo ci sono le leggi divine; noi dobbiamo seguirle e studiare Dio: solo allora potremo essere liberi.
In America studiamo tutto in modo scientifico  studiamo tutto fuorché Dio. Nelle Università abbiamo diversi settori che studiano l'oceanografia. Per studiare l'oceano mandiamo sul fondo batiscafi e sottomarini. E abbiamo la geologia, l'archeologia e le scienze insieme che studiano la terra. Analogamente abbiamo la scienza spaziale e le scienze che studiano l'anatomia, la biologia, la psicologia. Abbiamo molte conoscenze scientifiche e siamo molto orgogliosi di essere così esperti in campo scientifico. Ma quanto conosciamo ciò che riguarda l'anima? Quanto conosciamo Dio? Siamo sempre così esperti dal punto di vista scientifico, ma quando arriviamo a Dio cambiamo improvvisamente atteggiamento e diciamo: "Qualunque cosa pensi è giusta. Non ha importanza". Perché non ha importanza? Perché è tanto importante sapere se domani pioverà o meno, che tempo farà, o quale aspetto ha con esattezza il pesce sul fondo dell'oceano o com'era la gente settemila anni fa? E' una disgrazia essere così esperti in tutto e quando si arriva a Dio essere così capricciosi e disinteressati: "Qualunque cosa pensiate è giusta". Questa mancanza di serietà sta rovinando questo paese.
Ora, quando diciamo che non siamo questo corpo, che siamo l'anima all'interno del corpo, non stiamo esprimendo la nostra opinione e possiamo dimostrarlo. Ciascuno di noi, donna o uomo che sia, si rende conto, se riflette un attimo, di essere stato in precedenza un bimbo o una bimba. A quell'epoca avevamo un corpo minuscolo con cui giocavamo. Dov'è adesso quel corpo? Dov'è quel corpo di ragazzo o di ragazza che giocava? Se n'è andato.
In effetti, è provato scientificamente che ogni sette anni il nostro corpo cambia. I nostri capelli e le nostre unghie crescono, la pelle si squama e viene sostituita. Allo stesso modo ogni parte del corpo viene cambiata e nel giro di sette anni, abbiamo un corpo composto completamente da elementi nuovi. Il vostro corpo quindi cambia, ma voi siete sempre la stessa persona.
Se un bambino abbandona la casa e ritorna dopo dieci anni, i suoi genitori saranno felici di riabbracciarlo dicendo: "Nostro figlio è ritornato!". Il corpo, però, non è tornato: è un corpo diverso. Chi è allora la persona che amano?
Se diciamo: "Amo mio figlio", oppure, "Amo mio padre", o ancora "Amo mia moglie", chi stiamo veramente amando? Amiamo il loro corpo? O amiamo qualcosa di diverso che si trova al suo interno? E' questo "qualcosa" che in realtà amiamo.
Ciascuno di noi capisce e sente: "Io sono sempre la stessa persona. Ora mi trovo in una posizione diversa. Il mio corpo è diverso, sto facendo cose diverse, ma sono la sempre la stessa persona". In pratica, anche uno sciocco è in grado di capire di non essere questo corpo, ma purtroppo tutta la società occidentale si fonda su questa idea. "Sono questo corpo", "Sono americano", "Sono un uomo", "Sono una donna", "Sono così vecchio", "Sono nero", "Sono bianco", "Sono cristiano", "Sono induista". Questi attributi descrivono unicamente il corpo, cosa che noi non siamo. Quindi... tutta la civiltà si basa su un errore, ragion per cui tutto è sbagliato in partenza. Abbiamo costruito tutte queste grandi città per rendere la migliore vita, ma purtroppo ci sono i delinquenti, i tossicomani, l'inquinamento, nuove malattie, i problemi che non riusciamo a risolvere. E cercando di risolvere i nostri problemi ne creiamo sempre di più perché alla base di tutto c'è un errore.
La prima parte di questo errore è pensare: "Sono questo corpo" ("uomo", "donna", "giovane", "vecchio", "americano" o "cinese"), "Sono questo corpo materiale, questa carne, queste ossa..."
E la seconda parte dell'errore è pensare che lo scopo della vita sia la gratificazione dei sensi. Così se siete determinati e sicuri nell'andare avanti a pensare di essere questo corpo e di volervi gratificare i sensi, non parlate di vita spirituale. Non parliamo di religione. Perché in nessuna religione si potranno trovare delle sciocchezze simili. Se vogliamo accettare l'idea di essere questo corpo e che lo scopo della vita sia la gratificazione di questo corpo, non dovremmo essere ipocriti e spacciarci per religiosi.
Allora il primo punto sulla vita spirituale è chiederci come si possa parlare di vita spirituale se non si ammette che siamo spiriti.
E la domanda successiva da porsi è: se esiste questo spirito, che cos'è?
Nessuno lo conosce. Ma lo spirito è l'anima che risiede all'interno del corpo, e noi siamo quest'anima. Questo corpo è come un abito. Quando alla sera andiamo a riposare, ci togliamo i vestiti e ci infiliamo nel letto; dimentichiamo tutto. Poi il mattino seguente ci svegliamo, indossiamo vestiti puliti e usciamo. Così, proprio nello stesso modo, un giorno moriremo.
Qui c'è la risposta alla domanda: "Che cos'è la morte?" Morte significa abbandonare un corpo e prenderne un altro. C'è un grande interesse per tutto ciò che riguarda la morte e il morire, ma gli "esperti" dicono solo delle sciocchezze. La vera spiegazione è questa: morire vuol dire togliersi i vestiti e andare a dormire. Il corpo è esattamente come un vestito che si toglie al momento della morte. Poi si va a dormire nel grembo di un'altra madre e si rinasce in un nuovo vestito, un nuovo corpo. E' così.
Questa si chiama trasmigrazione dell'anima. In realtà siamo eterni. Così, dato che siamo eterni, bisogna andare da qualche parte. Per esempio ora siamo a Miami, qualche giorno fa ero da un'altra parte, e fra qualche giorno ancora, sarò di nuovo altrove. Forse non mi vedrete, ma io continuerò a esistere. Così proprio come ci si può muovere da una città a un'altra, o anche solo da una stanza all'altra nella stessa casa, l'anima si sposta da un corpo a un altro corpo.
E' la realtà, si chiama karma o trasmigrazione dell'anima.
Una domanda logica dovrebbe essere: "perché succede proprio a me? Come sono caduto in questa situazione? Perché vago da un corpo all'altro?" E la risposta è molto semplice... buon senso. Alla gente piace il buon senso, e qui c'è una risposta di buon senso: in questo mondo materiale prendiamo un corpo dopo l'altro perché lo vogliamo, lo desideriamo. A esempio, perché siete venuti qui? Perché lo volevate. E perché ve ne andrete? Perché lo volete. Quindi perché avete questo corpo? Perché lo volete. E perché avete voluto questo corpo? Per godere della vita materiale.
Non è forse vero che tutti, con il proprio corpo, cercano di godere? Se avete un corpo di donna cercherete di godere della compagnia di un uomo, e se invece avete un corpo di uomo vorrete godere della compagnia di una donna. Se avete un corpo di bambino vorrete giocare. Così si vuole godere in base al particolare tipo di corpo che si possiede. Ecco perché abbiamo questo corpo. Perciò, se al momento della morte vorremo continuare a godere della vita materiale, Dio che è molto liberale e molto gentile, ce ne darà un altro. "Eccoti un altro corpo. Ora riprovaci". E in seguito: "Eccotene un altro". E noi continueremo, finché lo vorremo, a cercare di godere di questo mondo materiale.
Purtroppo però è impossibile. Perché? Perché in questa vita ci sono nascita, morte, vecchiaia e malattia.
E la gente è talmente sciocca da non riuscire ad ammettere l'evidenza. L'altra sera al programma radiofonico ho detto che in questa vita ci sono molte miserie, la nascita, la vecchiaia, la malattia e la morte, e uno pseudo religioso ha subito replicato: "Lei non può dire che la vecchiaia sia miserabile, che la malattia sia miserabile, che la morte sia miserabile".
A questo punto stava diventando così offensivo che persino il conduttore del programma, il sig. Burke, fu costretto ad intervenire dicendo: "Scusatemi, ma in effetti son davvero miserabili, queste cose. Non perdiamo il controllo".
La vita è come una macchina che non funziona bene, ma che non si può dare indietro, ci appartiene. Così, dopo averla acquistata e aver scoperto che avreste potuto comprarne una migliore, ora dovete difenderla. "Ma no, è una buona macchina... ha un sacco di buone qualità..."
Ad ogni modo, visto che abbiamo scelto di vivere la vita materiale, stiamo cercando di difenderla. "La morte non è poi così cattiva. Bisogna solo capirla. E la malattia? E' semplicemente un'esperienza in più. E la vecchiaia  è il periodo migliore della vita". In questo modo la gente diventa sciocca al punto di non riuscire a capire la cosa più semplice: sta subendo una punizione.
Quello che sto dicendo, quindi, è che vita spirituale (o di religione) vuol dire insegnare alla gente che: "Lo scopo dell'esistenza è di uscire da questa condizione miserabile". La gente talvolta dice che i devoti Hare Krsna cercano solo di fuggire dalla realtà. E' ovvio che è così. Ciascuno di noi, dentro di sé, vorrebbe farlo. Supponiamo che vi troviate in mezzo a un incendio di una foresta e che all'improvviso un pompiere riesca ad aprire un passaggio tra il muro di fuoco e urli: "Uscite! Correte!". Se voi rispondeste: "Perché dovrei scappare?", questo sarebbe scappare: scappare dalla sicurezza. Se vogliamo liberarci dalla vecchiaia e dalla morte ovviamente dobbiamo scappare. Chi non vuole fuggire è un pazzo.
D'altra parte non è che in questo mondo non si possa agire, possiamo al contrario farlo molto bene e allo stesso tempo, se siamo intelligenti, possiamo fare anche piani per uscire fuori. Se riceveste un avviso di sfratto entro una settimana, vi cerchereste un'altra casa. Non fareste come un hippy o un pazzo aspettando che l'ultimo giorno vi caccino via e vi costringano a vivere in mezzo alla strada. Cerchereste un altro posto. Così, allo stesso modo, sappiamo già che saremo sfrattati da questo corpo. Non importa se siete il Presidente degli Stati Uniti o un mendicante nella strada. Non ha importanza chi siate o che cosa abbiate o non abbiate state per essere sfrattati da questo corpo e occorre per questo fare dei piani. Questo è buonsenso.
Vita spirituale significa capire Dio, capire il mondo spirituale, di modo che al momento della morte possiamo trasferirci nel mondo spirituale per vivere una vita eterna
colma di gioia e di conoscenza.
E noi devoti stiamo veramente facendo questo; diversamente non canteremmo Hare Krsna. Non siamo pazzi; sappiamo quello che stiamo facendo. Stiamo trasferendoci, stiamo ottenendo la vita eterna. E questo non è un metodo stravagante; va seguito in modo molto scientifico.
Supponiamo che vogliate prendere un aereo per andare a Porto Rico. E' chiaro che l'aereo debba essere stato costruito in modo perfetto. Pensate a quanti anni di progettazione ci sono voluti, quanti anni di preparazione del pilota, quanti anni ha richiesto la costruzione di tutti i sistemi radar. E allo stesso modo, se ci vogliono anni e anni di lavoro, di studio e di ricerca solo per andare in aereo da Miami a Porto Rico, quanto lavoro richiederà, quanto studio richiederà, trasferirci fino ad uscire da questo universo ed entrare nel mondo spirituale? Quanta ricerca e quanto lavoro saranno necessari? Ma la gente è così strana che dice: "Religione vuol dire che si può fare tutto ciò che si vuole e che va bene tutto". Sareste contenti di sentire il pilota dell'aereo ragionare in questo modo? Salireste sull'aereo dicendo al pilota: "Fà tutto quello che ti sembra giusto. Se premere quel bottone ti fà stare meglio, premilo pure".
Poi, come potrete facilmente osservare, noi devoti Hare Krsna non siamo sacerdoti di professione che dicono solo le cose che la gente vuole sentirsi dire o che inventano qualche nuova filosofia o qualche nuovo metodo semireligioso, oppure qualche teoria psicologica per migliorare la vostra vita sessuale. Se questo è quello che volete, basta fare una visita al porcile più vicino; i maiali vi mostreranno tutto sul sesso...
La gente vuole abbracciare questo corpo materiale e amarlo, ma cerchiamo di essere un po' realisti, un po' scientifici. Che cos'è questo corpo? Cosa troverete guardando al suo interno? Bile, muco, aria, sangue, ossa, intestini, feci, urina... Queste sono cose da amare? Vi piacerebbe avere un bel pacchetto pieno di queste cose? Lo abbraccereste e lo bacereste? Perché allora stiamo dedicando la nostra vita a questo corpo? Perché non dedicarla all'anima, alla coscienza che si trova all'interno del corpo? Questa è la Coscienza di Krsna.
Anche se provenite da ambienti diversi, religioni diverse, culture diverse, ci appelliamo comunque a tutti voi: cercate di comprendere questo movimento con serietà. Non è un movimento indiano, né un movimento americano. Non è niente del genere. E' un puro movimento spirituale che offre la conoscenza migliore di Dio e dell'anima.
E non lo diciamo con spirito settario. E' semplicemente la verità.















ANCHE D'ESTATE ALLA
FESTA DELLA
DOMENICA

Ogni domenica pomeriggio in questi centri Hare Krsna: Asti - Roatto  Frazione Valle Reale 20  Tel. (0141)938406  Bergamo  Villaggio Hare Krishna  Strada Per Terno  Chignolo D'Isola - Tel. (035)490706  Bologna  Via Ramo Barchetta 2  Castagnolo Minore  Bentivoglio  Tel. (051)863924  Firenze  Villa Vrindavana  Via Scopeti 108  San Casciano Val di Pesa  Tel. (055)820054  Macerata  Centro Nityananda  Contrada San Paterniano 4  Potenza Picena  Tel. (0733)672314  Napoli  Via Vesuvio 33/35  Ercolano  Tel. (081)7390398  Palermo  Viale Regionale Siciliana 4441  Tel. (091)6700385  Roma  Via Tor Tre Teste 142  Tel. (06)262913  Vicenza  Prabhupada Desh - Albettone  Via Roma 9  Tel. (0444)790573/790566  Svizzera Italiana  Bellinzona  Fattoria Nandagrama - Contone  Tel. (004192)622747  Brescia  Hare Krishna Club  Tel. (030)2400995
E a casa dei devoti: Cagliari  Quartu  Tel. (070)827339  Genova  Quarto  Tel. (010)386886  Pisa  Perignano  Tel. (0587)616194  Pistoia  Tel. (0573)424535  Roma  Riano  Tel. (06)9081039  Savona  Finale Ligure  Tel. (019)695284  Terni  Tel. (0744)303011  Varese  Arcumeggia  Tel. (0332)624081















I DIALOGHI DI SRILA PRABHUPADA

La Teoria "scientifica" Della Creazione.

La seguente conversazione tra Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada e alcuni suoi discepoli si svolse durante una passeggiata mattutina a Venice Beach, Los Angeles



Srila Prabhupada: Ogni cosa che vediamo è stata creata, come possono gli scienziati affermare che non esiste un creatore? Anche loro sono stati creati. Come fanno a dire che non c'è alcun creatore?
Devoto: Cercano di evitare la loro responsabilità verso il creatore, quindi dicono che non esiste.
Srila Prabhupada: Potrai evitare il creatore, ma non puoi dire che non esiste. Che tu accetti o meno l'autorità del creatore è affar tuo, ma non puoi dire che non c'è creatore. Per esempio, ci sono molti fuorilegge che dicono: "Non vogliamo obbedire al governo". Se a te non piace il governo, sono affari tuoi. Ma c'è un governo, non puoi negarlo.
Devoto: E' solo in queste ultime generazioni che gli scienziati materialisti hanno ricevuto un tale prestigio e sono stati capaci di influenzare molte persone con la loro propaganda.
Srila Prabhupada: Perciò dobbiamo sfidare tutti questi scienziati mascalzoni.
Devoto: Tu ci dai l'arma, la conoscenza trascendentale dei tuoi libri.
Srila Prabhupada: Chi cerca la vera conoscenza scientifica deve accettare la coscienza di Krsna. La gente è stata ingannata dai cosiddetti scienziati. Se intende veramente e seriamente conoscere la verità, la gente accetterà questa conoscenza.
Devoto: Gli scienziati dicono che l'atomo è l'origine di ogni cosa.
Srila Prabhupada: E la nostra risposta è "Siete dei mascalzoni, non provenite dall'atomo, ma da vostro padre".
Devoto: "Originalmente  dicono  ogni cosa proviene dal caso atomico".
Srila Prabhupada: "Originalmente!". Non sapete nemmeno da dove provenite. Perché fate teorie sull'origine? C'è una storia su un incantatore di serpenti. Non era capace nemmeno di catturare un innocuo serpente d'acqua ma cercava di prendere un cobra. Questo è il difetto degli scienziati. Gli scienziati sono minuscole, insignificanti creature ma dicono cose enormi. Questo è il difetto della scienza moderna. Gli scienziati sono minuscole insignificanti creature ma dicono cose enormi. Questo è il difetto della scienza moderna. Questi scienziati non sono di alcuna importanza eppure dicono grandi cose. Proprio come nella storia: l'incantatore di serpenti non è in grado di catturare nemmeno una biscia eppure dice: "Catturerò un cobra". Non riuscite nemmeno a capire di essere stati creati da vostro padre e da vostra madre, perché volete cercare di capire la creazione originale? Questi scienziati e filosofi hanno come unica attività quella di sfidare Dio. Sono tutti demoni.
Devoto: Ma dicono che prima della rivoluzione scientifica...
Srila Prabhupada: Non è scientifica, non è che una rivoluzione da mascalzoni. Gli scienziati non possono nemmeno rispondere a questa domanda: "Tu sei stato creato da tuo padre, perché quindi non dovrebbe esserci un creatore originale? Non siete caduti dal cielo!".
Devoto: Dicono che l'uomo viene dalla scimmia, la scimmia proviene da un altro animale e originalmente ogni cosa proviene dall'atomo.
Srila Prabhupada: (riferendosi agli scienziati) Va bene, ma ora veniamo alla cosa pratica: siete stati creati da vostro padre, questo l'avete accettato. Similmente, ogni cosa che vediamo  queste auto, le case  è stata creata da qualcuno. Come fate quindi a dire che non c'è un creatore? Ogni cosa con cui avete a che fare è stata creata da qualcuno.
Devoto: Ma allora, chi ha creato il creatore?
Srila Prabhupada: E' qualcosa su cui discuteremo più avanti, ma almeno dovete accettare che c'è un creatore.
Devoto: Alcuni scienziati sono d'accordo nel dire che c'è un'energia creativa ma non ne danno il credito ad un creatore, ad una persona.
Srila Prabhupada: No, no. Per esempio, Mr Ford produce un'automobile ma non la costruisce con le sue proprie mani. Egli ha denaro  quella è la sua energia  e deve pagare molti meccanici e supervisori per creare l'auto. Ma in origine Ford è il creatore. Ford non crea personalmente l'automobile, ma i soldi di Ford, gli impiegati di Ford e gli operai di Ford, la crea. Allo stesso modo tutto è stato creato da Dio. Nella Bhagavad-gita (9.10) Krsna dice:

mayadhyaksena prakrtih
suyate sacaracaram
hetunanena kaunteya
jagad viparivartate

"La natura materiale agisce sotto la Mia direzione, o figlio di Kunti, e genera tutti gli esseri, mobili e immobili. Sempre per mio ordine questa manifestazione è creata e poi annientata in un ciclo perpetuo".

Come Mr. Ford, Krsna ha molteplici energie che operano e degli assistenti. I testi vedici dicono: parasya saktir vividhaiva sruyate, le molteplici energie di Dio compiono ogni cosa automaticamente. Ma il creatore vigila su ogni cosa. Un bambino magari non capisce come questa automobile sia stata creata, ma noi sappiamo che è stata creata da una persona. Ogni cosa è creata da una persona.
Devoto: Quindi questi scienziati che non accettano il creatore sono come bambini ignoranti.
Srila Prabhupada: E' così. Non possono immaginare che il cielo è stato creato da una persona, l'acqua è stata creata da una persona. Gli scienziati non possono farlo ma ciò non significa che nessuno possa farlo. Io non so produrre un'automobile ma qualcuno può. Allo stesso modo, voi non riuscite ad immaginare come sia stata creata l'intera gigantesca manifestazione cosmica, ma qualcuno l'ha creata. Vediamo dalla nostra esperienza pratica che qualcuno ha meno intelligenza e qualcuno ne ha di più. Quindi possiamo capire che Dio, il creatore, ha l'intelligenza originale e ha creato ogni cosa.















LA GURUKULA
di KRSNA PRIYA DEVI DASI

Se c'è un settore di cui non si può dire che sia statico, congelato, rigido e immutabile, è certamente quello dell'educazione.
Dove si lavora con l'incessante fluire della crescita fisica e intellettuale di giovani devoti, là è necessaria un'elasticità e un'apertura che la Coscienza di Krsna sta imparando a trovare, faticando alla continua ricerca di equilibrio tra assoluto e relativo, tra immanente e trascendente. Dopo anni di lavoro in mezzo ai bambini e agli adolescenti, mi sembra di poter affermare che il Movimento debba riconoscere alle nuove generazioni almeno il merito di non lasciare cristallizzare nessun aspetto della filosofia, soprattutto nella sua applicazione al quotidiano.
Sarà quindi perché ognuno ama e difende particolarmente il suo settore che a me sembra che l'istituzione gurukula, e, in modo più ampio e meno strutturato, l'educazione in senso lato, costituisca un tempestivo termometro della situazione, un allarme delle necessità, un faro per la nostra evoluzione come cultura spirituale.
Concludendo questa piccola introduzione, preoccupante per chi cerca un terreno battuto, emozionante per chi ama l'analisi e il rinnovamento, il concetto di educazione nella ISKCON sta bollendo nel pentolone insieme all'appassionante e vagheggiato assestamento sociale, chiamiamolo varnasrama oppure no...
La struttura di cui Srila Prabhupada ci ha parlato e per cui ci ha istruito, è la gurukula. Questo termine significa, né più né meno, "scuola del guru". La gurukula è concepita per essere una scuola di vita: reale, attiva, completa, permeata di conoscenza e di filosofia. Non ha niente a che fare con una scuola di arida formazione teorica: è la coscienza di Krsna applicata, l'amore per il servizio devozionale fatto realtà quotidiana, l'austerità resa gioia. La gurukula è una scuola sana, certa. Si propone di educare i bambini ad essere servitori di Dio e a trovare piacere nel vivere questo ruolo, in sanscrito svarupa, la "posizione eterna dell'essere".
In questa "scuola del guru", i bambini, come piccoli fiori, vengono trapiantati in una realtà meno ovattata e protettiva di quella familiare, per essere istruiti e guidati da insegnanti che coltivino, annaffino e concimino la loro spiritualità, senza l'attaccamento viscerale e spesso un po' cieco che annebbia, per natura, la visione dei genitori naturali.
In genere, la scuola così concepita dovrebbe iniziare intorno ai cinque anni. A beneficio del bambino  e qui ribadisco il margine di adattabilità alle circostanze di cui parlavo prima  si sta discriminando tra bambini maturi e non maturi per affrontare questa esperienza, che non deve essere sgradevole e dolorosa, bensì vissuta come una crescita consapevole e un'apertura a nuovi orizzonti. Naturalmente, per il bambino di cinque anni è difficile capire con chiarezza ciò che sta vivendo; è proprio qui che è richiesto l'intervento dei genitori, come appoggio, incoraggiamento, comprensione, predica cosciente di Krsna. In questo modo sarà molto più facile per il bambino sentirsi responsabilizzato e orgoglioso nella sua nuova esperienza di gurukula.
Soprattutto nel periodo iniziale, i devotini hanno bisogno di trovare un ambiente comunque caldo e familiare che li metta in condizione di non rimpiangere troppo il tepore del nido. Ma, gradualmente, l'insegnante  che in un certo senso non è diverso dal guru - prende per mano ogni bambino, rispettando la sua personalità, i suoi tempi, aiutandolo ad affrontare i suoi problemi, le sue ansietà, facendogli capire che Krsna è il suo migliore amico e che, con Lui vicino, è molto più facile superare le difficoltà della vita. Il bambino che riesce ad assaporare questa relazione mistica e meravigliosa con Dio avrà un'infanzia felice, soprattutto se affiancato nella sua crescita da un lato da un insegnante capace, e dall'altro dai genitori affettuosi ma solidi. Una situazione del genere può creare le basi per un futuro ricco di conoscenza spirituale e, perché no, anche materiale: l'una non esclude l'altra, anzi si valorizzano a vicenda.
Spesso la gurukula è anche riuscita a livellare le differenze materiali fra i bambini, dando a tutti un patrimonio ugualmente ricco, senza discriminazioni di sorta. La struttura stessa della nostra scuola, aperta all'intervento di stimoli e persone diverse, tende ad annullare la limitatezza anche materiale della famiglia. Per alcuni bambini, l'entrata nella gurukula è stato un vero e proprio ingresso in società: insegnanti, altri genitori, e soprattutto dieci, quindici, venti fratelli o sorelle; dapprima, lo shock di non essere più né unici né i più importanti, poi il piacere di trovare tanti amici e dimenticare la noia e la solitudine. Si fa tutto insieme, e i capricci hanno sempre meno senso: ognuno deve diventare più forte e andare avanti, imparando a convivere, ad accettare e ad amare gli altri. Penso che non sia azzardato definire la gurukula un'esperienza intensa e formativa sia a livello spirituale che psicologico. Ovviamente, perché essa dia i suoi migliori frutti, non dovremmo mai dimenticare il compito che Srila Prabhupada ha assegnato a questa scuola: "liberare lo studente dal ciclo di nascite e morti ripetute e farlo diventare un devoto di Krsna".
Sappiamo come non sia facile educare i giovani a difendersi dalla gratificazione dei sensi, soprattutto in Occidente, dove la cultura materialista è decisamente forte e  apparentemente  trionfante, ma ogni bambino che avrà ricevuto un adeguato addestramento in gurukula, non potrà mai dimenticare Krsna, né le verità che ha imparato.
Il bambino che cresce in gurukula è un bambino fortunato, un bambino che disporrà per tutto il resto della sua vita di una conoscenza perfetta; molto probabilmente nutrirà desideri di vario genere, e cercherà anche di soddisfarli, ma non smetterà mai di sapere nel profondo del suo vero sé qual è la sua posizione e qual è lo scopo ultimo della vita.
La gurukula insegna ad aver fede e a provare gusto nel servizio devozionale; il seme penetra così profondamente nel cuore dei piccoli studenti che l'attaccamento per Krsna non potrà più essere sradicato. I devoti adulti si devono convincere che Krsna è Dio, ma per i bambini Krsna è Dio, è il loro Dio. E' Lui che imparano a pregare, ad amare, è a Lui che si rivolgono ed è Lui che vedono quando si fermano a contemplare l'altare; è Lui che salutano con la mano quando si chiudono le tende nel tempio.
A volte la nostra superficialità e la nostra visione ristretta, resa tale dai nostri innumerevoli condizionamenti materiali, ci impediscono di riconoscere ed ammettere l'importanza di un'educazione così prettamente spirituale nella formazione dei futuri uomini e delle future donne. Eppure, un'infanzia trascorsa nell'asrama di una buona gurukula è ciò che di meglio possiamo offrire ai nostri figli, il regalo più prezioso in un mondo confuso e sregolato, l'eredità più ricca su un pianeta povero. Attualmente lo staff della gurukula di Villa Vrndavana sta lavorando per non privare gli studenti di nessun privilegio, né materiale né spirituale; i bambini dovranno possedere gli strumenti adeguati per vivere una vita spiritualmente sana e materialmente non inferiore ai loro coetanei cresciuti in altri ambienti; anche la loro conoscenza materiale in senso tradizionale dovrà consentire loro di vivere senza complessi e senza mancanze. I ragazzi cresciuti in coscienza di Krsna potranno essere persone nella cui vita la spiritualità è stata tessuta e intrecciata come ordito nella trama della loro crescita; potranno anche vivere nella società e non soltanto all'interno di un tempio, ma quando la loro maturità fiorirà in pieno, potranno portare nel mondo, o almeno a chi sta loro vicino, una nuova consapevolezza della vita e quella conoscenza che ognuno cerca come acqua nel deserto e che è per loro naturale come il respiro.
Quindi, nei suoi piccoli relativi cambiamenti, la "scuola del guru" non potrà mai perdere la sua basilare importanza spirituale e sociale, almeno finché attraverso di essa i bambini potranno capire chi è Dio, chi sono loro e qual è lo scopo ultimo della vita.















HALAVA

Il sistema per scaldare il cuore in un giorno freddo (o in un giorno qualsiasi).
Ogni momento è giusto per gustare questa antica squisitezza indiana: l'halava. Calda fumante o fresca e appetitosa, piena di frutta, noci, burro, buon grano, l'halava vi manterrà in forma per tutta la mattinata. Così, sia che stiate uscendo per scalare l'Himalaya sia che stiate correndo al lavoro, fatelo con l'halava. Ecco l'occorrente per quattro porzioni:

1 Tazza di Semolino (o Crema di Grano)
1/2 Tazza di Burro
1 Tazza di Zucchero
2 Tazze di Acqua
1/3 di Tazza di Fragole (e/o Altra Frutta o Noci Spezzate).

Prima di cominciare a cuocere i cereali mettete l'acqua e lo zucchero in una pentola
e fate bollire lentamente. Sciogliete il burro in una padella, aggiungete il semolino,
e cuocete a fiamma bassa per circa venti minuti, mescolando continuamente
con un cucchiaio di legno. Non appena il cereale è dorato, aggiungete le fragole, le noci o ciò che avrete scelto per la vostra halava. Quindi portate l'acqua e zucchero a ebollizione e aggiungeteli lentamente al cereale. Tenete il tutto a fuoco basso per due minuti mescolando sempre.
Infine togliete il tegame dal fuoco e mescolate per un altro minuto. La vostra halava è pronta: cantate Hare Krsna (fatelo sempre per ottenere il meglio da qualsiasi piatto) e servite caldo.















Che Cosa Cerchi In Un Buon Libro?
Avventure  Emozioni  Amore  Valori  Umorismo  Conoscenza

SrimadBhagavatam (10 vol.) L'essenza delle scritture vediche che copre l'intera gamma dello scibile umano e spiega scientificamente la teologia vaisnava.



Sri Caitanya Caritamrta (8 vol.) Gli insegnamenti, la vita, e i trascendentali divertimenti di Sri Caitanya Mahaprabhu, l'avatara di Krsna apparso cinquecento anni fa.



Bhagavad-gita Così Com'è
Guida alla perfezione spirituale attraverso le parole di Krsna, il Signore Supremo.



Il Libro Di Krsna
La vita e le attività del Signore durante la Sua permanenza sulla Terra, cinquemila anni fa.



Il Nettare Della Devozione
La scienza completa del bhaktiyoga che ci spiega l'arte di amare e servire Dio.



La Scienza Della Realizzazione Spirituale
Collezione di conferenze di Srila Prabhupada.



Gli Insegnamenti Di Sri Caitanya
La spiegazione dell'aspetto personale della Verità Assoluta.



Gli Insegnamenti Di Kunti Devi
Devozione e femminilità in una donna devota al Signore Supremo.



Gli Insegnamenti Di Kapila Deva
L'analisi usata come strumento per la comprensione della conoscenza vedica.



La Via Della Perfezione
Una spiegazione semplice e chiara dello yoga adatto a tutti in questa era.



Prabhupada · Un Santo Del XX Secolo
La biografia del fondatore, in Occidente, del movimento Hare Krsna.



Viaggio Facile Verso Altri Pianeti
La visione vedica dell'origine dell'universo e della vita su altri pianeti.



Prabhupada Lilamrta
La narrazione della vita e delle opere di un puro devoto contemporaneo, in un racconto avvincente.



La Cucina Degli Hare Krsna
L'aspetto culinario della cultura più antica del mondo, amica degli animali...



Per Informazioni: Bhaktivedanta Book Trust  Strada Bonazza 12  50028 Tavarnelle Val Di Pesa (FI)  Telefono 055/8076414









fine del numero di luglio-agosto 1992.